NECESSARIO RICERCARE UNA SICUREZZA ENERGETICA, LA RISPOSTA NELLE RINNOVABILI

NECESSARIO RICERCARE UNA SICUREZZA ENERGETICA, LA RISPOSTA NELLE RINNOVABILI

Il presidente Draghi propone una semplificazione delle autorizzazioni sulle rinnovabili.

Al centro dell’azione del governo per affrontare le conseguenze della guerra in Ucraina sugli approvvigionamenti e sui prezzi dell’energia c’è la semplificazione delle autorizzazioni per gli impianti rinnovabili. Sulle rinnovabili, ha detto, “occorre la collaborazione dei territori e delle Regioni. È cambiato il contesto: certe considerazioni di tipo autorizzativo, che magari erano giustificate in un contesto normale, non sono più giustificate in un contesto di emergenza… la transizione non è soltanto approvvigionarsi di più gas, la transizione è anche riuscire a capire che bisogna sospendere certe norme in un periodo di guerra”. “Per avere una vera sicurezza energetica”, ha detto Draghi, “senza una profonda semplificazione burocratica, soprattutto in merito ai nostri obiettivi di aumento di produzione delle energie rinnovabili, dobbiamo muoverci in fretta. Il grosso ostacolo all’espansione significativa delle energie rinnovabili oggi è rappresentato dai procedimenti autorizzativi e questo è un problema che, se non superiamo, non andiamo da nessuna parte”.

Draghi ha aggiunto che il governo intende “rispettare l’obiettivo del Piano nazionale di ripresa e resilienza di 70 GW di rinnovabili entro il 2026. Il presidente del Consiglio ha detto poi che bisogna continuare a investire in ricerca e sviluppo, in particolare nella fusione con confinamento magnetico, che è l’unica tecnologia nucleare “economica e sostenibile”.