Il 2021 potrebbe essere l’ultimo anno del cambio stagionale dell’ora

Il 2021 potrebbe essere l’ultimo anno del cambio stagionale dell’ora

Con il ritorno dell’ora legale non si è fatto attendere il consueto comunicato stampa di Terna che stima un minor consumo di energia elettrica pari a circa 510 milioni di kilowattora, quantitativo corrispondente al fabbisogno medio annuo di circa 200 mila famiglie. 

“Considerando che un kilowattora costa in media al cliente domestico tipo circa 20 centesimi di euro al lordo delle imposte, la stima del risparmio economico per il sistema relativo al minor consumo elettrico nel periodo di ora legale per il 2019 è pari a circa 100 milioni di euro. Dal punto di vista ambientale, Terna stima minori emissioni di anidride carbonica in atmosfera pari a 250 mila tonnellate. Dal 2004 al 2018 il minor consumo di elettricità  per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 9 miliardi e 100 milioni di kilowattora (quantitativo equivalente alla richiesta di energia elettrica annua di una regione come la Sardegna) e ha comportato in termini economici un risparmio per i cittadini di circa 1 miliardo e 545 milioni di euro”.

Il Parlamento dell’Ue, in data 26 marzo, ha approvato una risoluzione per porre fine al cambio dell’ora a partire dal 2021 anche se la Commissione potrà  richiedere di rinviare la data di applicazione della direttiva fino ad un massimo di 12 mesi. Ogni Paese potrà  decidere se mantenere l’ora legale o quella solare, tuttavia i deputati hanno chiesto che i Paesi UE e la Commissione coordinino le loro decisioni per garantire che l’applicazione dell’ora legale in alcuni Paesi e dell’ora solare in altri non perturbi il mercato interno. Il testo approvato rappresenta la posizione del Parlamento nei futuri negoziati con i ministri UE per la formulazione definitiva della normativa.

“Terna ha effettuato un’accurata analisi sulle ricadute per il sistema elettrico italiano in termini di sicurezza e adeguatezza. Il gestore di rete ha preso in esame sia lo scenario attuale sia lo scenario previsionale, simulando l’effetto dei diversi regimi orari (ora legale tutto l’anno o ora solare tutto l’anno) che il nostro Paese dovrà  scegliere di adottare dal 2021. Dallo studio di Terna emerge che lo Scenario ora legale tutto l’anno garantisce il massimo beneficio in termini di risparmi energetici: ai circa 500 milioni di kilowattora che già  si risparmiano mediamente con il sistema di ora legale attualmente in atto (ossia per i mesi da aprile a ottobre) si aggiungerebbero, infatti, altri 300 milioni di kilowattora se si estendesse il regime di ora legale anche ai periodi invernali (ossia per i mesi da novembre a marzo), per un beneficio elettrico complessivo annuo di circa 800 milioni di kilowattora, corrispondenti a 400 mila tonnellate di CO2 in meno in atmosfera. Il risparmio economico annuo complessivo ammonterebbe invece a 160 milioni di euro”.