Nuovo Decreto Comunità Energetiche Rinnovabili: incentivi più ampi e maggiore flessibilità

Nuovo Decreto Comunità Energetiche Rinnovabili: incentivi più ampi e maggiore flessibilità

È stato pubblicato oggi sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) il decreto firmato lo scorso 16 maggio, che rivede il quadro normativo per l’accesso agli incentivi destinati alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e alle configurazioni di autoconsumo diffuso. Il provvedimento modifica il precedente decreto n. 414/2023, noto come decreto “CACER”, e amplia significativamente le opportunità di sviluppo per le iniziative locali nel settore delle rinnovabili.

Ampliata la soglia demografica: da 5.000 a 50.000 abitanti

Uno degli aggiornamenti più rilevanti riguarda l’estensione della soglia demografica dei Comuni ammessi ai contributi in conto capitale, finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Da oggi, infatti, anche i Comuni fino a 50.000 abitanti potranno accedere a un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili per la realizzazione di impianti condivisi di energia rinnovabile.

Tempistiche flessibili e anticipi più alti

Per facilitare l’attuazione dei progetti, il decreto introduce nuove misure di flessibilità:

  • Gli impianti ammessi ai contributi devono essere completati entro il 30 giugno 2026 ed entrare in esercizio entro 24 mesi, comunque non oltre il 31 dicembre 2027
  • È ora possibile richiedere un anticipo fino al 30% del contributo, contro il precedente limite del 10%
  • È prevista l’esclusione del fattore di riduzione in caso di cumulo con altri contributi pubblici, anche per le persone fisiche.

Accesso retroattivo e nuove regole operative

Il provvedimento si applica anche ai progetti presentati prima della sua entrata in vigore, secondo modalità che saranno disciplinate da nuove regole operative, elaborate dal GSE su proposta del MASE, entro cinque giorni dall’entrata in vigore del decreto.

Un passo decisivo per la transizione energetica

Il Ministro Gilberto Pichetto ha sottolineato l’importanza del decreto:

“Comunità Energetiche Rinnovabili e autoconsumo diffuso sono due ingranaggi centrali della transizione energetica del Paese: oggi siamo ancor più vicini a questo atteso obiettivo, che potrà veramente dare una svolta per lo sviluppo delle rinnovabili in Italia, rafforzandone la sicurezza energetica e avvicinandoci agli obiettivi climatici”.

Con l’entrata in vigore del nuovo decreto, l’Italia compie un passo concreto verso un modello energetico più partecipativo, sostenibile e resiliente, in linea con gli obiettivi europei e nazionali di decarbonizzazione e autonomia energetica.