IN VAL DI SCALVE NASCE LA CER DALL’ALLEANZA TRA I 4 COMUNI

IN VAL DI SCALVE NASCE LA CER DALL’ALLEANZA TRA I 4 COMUNI

20 Gennaio 2025, Eco di Bergamo

Ambiente: con le amministrazioni ci sono anche alcune imprese “Dare valore anche al ruolo sociale”.

E’ stata una cordata tra i quattro Comuni della valle e sei imprese del territorio, unita alla collaborazione con la società Fedabo di Darfo Boario Terme, ad aver dato vita alla nuova Cer, la Comunità energetica rinnovabile della Valle di Scalve. Avviata ufficialmente, si configura come una risposta concreta alla necessità di procedere alla transizione verso un futuro energetico sostenibile, promuovendo il consumo di energia da fonti rinnovabili. Peculiarità della Comunità energetica nata in Valle di Scalve è il ruolo di spicco rivestito dalle piccole e medie imprese del territorio: si tratta di Graphicscalve, Moreschi, Hydrogreen (del gruppo Todos.it), Cosepi, Pialegno e Impresa Duci. “Le Pmi – spiegano i promotori del progetto – partecipano a una Comunità energetica mettendo a disposizione l’energia prodotta dai propri impianti da fonti rinnovabili; questo ruolo diventa la concreta applicazione dei valori che sempre più imprese pongono alla base della propria attività: diventare aziende in grado di apportare benefici non solo di tipo economico ma anche ambientale e sociale al proprio territorio e per le comunità che lo abitano”. La costituzione di una Comunità energetica si basa sull’energia prodotta dagli impianti dei suoi membri e consumata simultaneamente da loro stessi. “Il calcolo della quota di energia condivisa è alla base del riconoscimento, per un periodo di vent’anni, di un incentivo economico che, a seconda di quanto stabilito nel regolamento interno, viene poi ripartito tra i partecipanti e reinvestito in progetti di utilità sociale”. “Organizzeremo poi nelle prossime settimane un’assemblea pubblica, per informare i cittadini e le aziende che vorranno entrare a far parte della nuova comunità energetica” spiega inoltre il sindaco di Vilminore, Pietro Orrù.