
29 Maggio, 2025 Comunità Energetiche Rinnovabili: il primo incontro in Sala Libretti (BS)
Si è tenuto ieri sera, 28 maggio, presso la Sala Libretti del Giornale di Brescia, il primo incontro del ciclo dedicato alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), tema cruciale nella transizione energetica in atto. L’appuntamento, introdotto dalla direttrice Nunzia Vallini e moderato dal giornalista economico Roberto Ragazzi, ha aperto un percorso di dieci settimane che accompagnerà cittadini, amministratori e tecnici verso un evento conclusivo previsto il 25 giugno al Garda Forum di Montichiari, promosso da Bcc Garda.
Durante l’incontro si è affrontato il tema delle CER a tutto campo: dalle più recenti modifiche normative ai benefici, passando per le criticità operative legate all’adesione. Ampio spazio è stato dedicato al valore strategico dell’autoproduzione e dell’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, con un focus sulle esperienze già attive in provincia di Brescia. Un territorio che si sta ritagliando un ruolo di primo piano a livello nazionale grazie alla vitalità delle sue amministrazioni e reti locali.
Sono già circa 160 i Comuni bresciani coinvolti in progettualità legate alle CER, e il numero è destinato a salire. A breve, infatti, è atteso un aggiornamento normativo che innalzerà da 5.000 a 50.000 abitanti la soglia dei Comuni ammessi a beneficiare del contributo a fondo perduto del 40% per l’avvio delle comunità energetiche.
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Normative e burocrazia: le sfide da affrontare
Nonostante l’entusiasmo e il potenziale delle CER, non mancano ostacoli di natura burocratica e normativa. A sottolinearlo è Massimiliano Faini, direttore operativo di Garda Uno, che coordina le attività produttive di ben 37 enti pubblici.
A dimostrazione delle opportunità concrete, Garda Uno ha già avviato una quarantina di CER, mentre la energy service company Fedabo – con oltre 25 anni di esperienza nella gestione energetica – ha messo in rete 23 Comuni in Valcamonica, ottimizzando l’uso delle sei cabine primarie presenti sul territorio. «Le Cer – osserva il consigliere Fedabo, Luca Diomaiuta – colgono due anime, che fanno parte della nostra mission, quella tecnica e quella valoriale».
Il cammino delle CER è solo all’inizio, ma i segnali sono chiari: con il giusto supporto normativo e una rete di partner competenti, i territori possono diventare protagonisti attivi della transizione energetica, costruendo modelli sostenibili e partecipati di gestione dell’energia.