Comunità Energetiche Rinnovabili: 156 Comuni bresciani già coinvolti

Comunità Energetiche Rinnovabili: 156 Comuni bresciani già coinvolti

Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) rappresentano una delle sfide più belle che si stanno giocando sul fronte della transizione energetica e del raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione. Un traguardo impegnativo, che ha valore di natura empatica, ma che settimana dopo settimana conquista sempre più Comuni (dalla città capoluogo al piccolo comune di Magasa), nonostante lentezze e complessità dell’iter burocratico e le criticità ancora da risolvere.

Nella provincia di Brescia sono già 156 i Comuni che, in forme diverse, hanno costituito o stanno attivandosi per creare una propria CER. Il dato è fornito dall’Associazione Comuni Bresciani (Acb).

Il progetto del Gdb per promuovere la produzione e l’autoconsumo di energia elettrica

È proprio questo scenario in rapida evoluzione ad aver spinto il gruppo che edita il Giornale di Brescia, a lanciare un’iniziativa crossmediale volta a informare in modo chiaro e accessibile su cosa siano le CER, come si costituiscono, quale forma giuridica adottare, e quali vantaggi e criticità considerare.
Ogni settimana, esperti e partner del progetto approfondiranno i diversi aspetti legati alla creazione e gestione di una Comunità Energetica.

Tra i protagonisti dell’iniziativa Torri Solare, azienda di Manerbio leader nella produzione di pannelli fotovoltaici. Affiancati da Confindustria Brescia e dall’azienda camuna Fedabo: insieme hanno dato vita ad un vero e proprio «modello» di Comunità energetica rinnovabile, guardato con attenzione a livello nazionale perché garantisce sostenibilità economica nel lungo periodo. Con un interessante progetto pilota a Torbole Casaglia che coinvolge aziende, enti del terzo settore e la stessa amministrazione comunale.

Costituire e gestire una Cer implica l’utilizzo di competenze multidisciplinari: tra i partner del progetto c’è Fondazione Iniziative Zooprofilattiche e Zootecniche di Brescia, che su questo tema ha avviato un vero e proprio corso formativo per creare manager per la gestione delle Cer.

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Incentivi e opportunità dal PNRR

Un ruolo fondamentale è giocato dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che mette a disposizione 2,2 miliardi di euro per la creazione delle Comunità energetiche rinnovabili. L’obiettivo è raggiungere una potenza complessiva pari almeno a 2 GW e una produzione indicativa di almeno 2.500 GWh/anno. Il contributo a fondo perduto fino al 40% delle spese sostenute per la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili era previsto per i Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti. Questa è la disciplina ad oggi vigente. Ma lo scorso 16 maggio, il ministro Gilberto Pichetto Fratin ha firmato un nuovo decreto che innalza tale soglia ai Comuni con meno di 50.000 abitanti. Il provvedimento sarà ora sottoposto al vaglio della Corte dei Conti per le verifiche di competenza, all’esito delle quali sarà pubblicato ed entrerà in vigore».

La modifica normativa prevede anche maggiore flessibilità nei tempi di entrata in esercizio dei progetti. «C’è stata la proroga al 31 dicembre 2027 dell’attuale termine del 30 giungo 2026. Nonché la possibilità di richiedere un anticipo del contributo aumentando la percentuale dal 10% al 30%.

Come presentare le domande di incentivo? «Potranno essere presentate tramite apposito portale sul sito del Gse fino al 30 novembre 2025, fatto salvo il preventivo esaurimento delle risorse disponibili. Ma per accedere agli incentivi, gli impianti inseriti nelle Cer devono rispettare alcuni requisiti previsti dalle Regole Operative predisposte dal Gse come essere stati realizzati tramite intervento di nuova costruzione o di potenziamento di impianti esistenti; avere potenza massima di 1 MW; essere realizzati con componenti di nuova costruzione».

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Evento 28 maggio in Sala Libretti

Il percorso informativo promosso dal Giornale di Brescia prenderà ufficialmente il via con un primo incontro pubblico, intitolato “Comunità energetiche, un’opportunità per il territorio – benefici per enti pubblici, aziende, famiglie”, in programma martedì 28 maggio alle ore 18, presso la Sala Libretti (via Solferino 22, Brescia).

Sarà un’occasione per fare il punto sulle recenti modifiche normative, esplorare vantaggi e rischi legati all’adesione a una CER, e comprendere appieno il valore dell’autoproduzione e autoconsumo di energia rinnovabile nell’ambito della transizione energetica europea.

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