Via libera dall’Autorità  a e-distribuzione, con prescrizioni, alla sostituzione dei contatori con i nuovi smart metering 2G, un’operazione da 3,85 miliardi di euro

Via libera dall’Autorità  a e-distribuzione, con prescrizioni, alla sostituzione dei contatori con i nuovi smart metering 2G, un’operazione da 3,85 miliardi di euro

La Delibera 07 aprile 2017 222/2017/R/eel ha approvato il piano di messa in servizio dei sistemi di smart metering 2G presentato da e-distribuzione definendo alcune condizioni a tutela dei clienti finali e dell’efficienza del servizio. Per rendersi conto della portata dell’operazione, basti ricordare che il numero totale dei misuratori attivi di e-distribuzione, con riferimento al livello di tensione BT, è quasi di 32 milioni.

Le condizioni poste dall’Autorità  sono queste:

  • con riferimento alla disponibilità  dei dati del misuratore direttamente al cliente finale dotato di appositi dispositivi, si è previsto l’obbligo di prevedere anche un numero massimo di interventi per verifiche presso i clienti di eventuali casi di interferenze sulla comunicazione tra misuratore e dispositivo di utenza;
  • l’obbligo di registrazione, secondo criteri di maggior dettaglio utili ai fini del monitoraggio da parte dell’Autorità ,  delle cause di sostituzione degli stessi misuratori 2G;
  • l’obbligo di visualizzare sul display del misuratore 2G non solo dei valori delle letture di sostituzione (secondo un impegno assunto da e-distribuzione) ma anche di quelli relativi alle letture dei totalizzatori del mese precedente e di mantenere visibili tali letture per almeno 18 mesi dalla data di sostituzione del misuratore;
  • l’obbligo di rendere comunque disponibile al cliente finale per 15 giorni la possibilità  di richiedere la verifica della lettura di sostituzione;
  • con riferimento al riconoscimento dei costi di capitale sostenuti, la neutralizzazione degli incentivi, ossia l’esclusione, per l’anno 2017, della possibilità  di godere di eventuali efficienze rispetto alla spesa prevista, in considerazione della limitata disponibilità  di alcuni servizi;
  • l’esclusione dalla riconoscibilità  tariffaria di eventuali futuri costi di intercambiabilità  dei misuratori che dovessero insorgere per effetto di cessioni di porzioni di rete tra distributori che avessero adottato tecnologie differenti.

La delibera definisce, inoltre, i livelli complessivi di spesa di capitale standard (relativa ai sistemi centrali e ai concentratori e ai misuratori messi in servizio), nell’orizzonte di piano (15 anni) e a prezzi costanti pari a circa 3,85 miliardi di euro, inferiore alla previsione di spesa formulata da e-distribuzione, pari a 4,02 miliardi di euro.

La delibera prevede, infine, che e-distribuzione pubblichi sul suo sito internet la versione del proprio piano aggiornata in relazione alle decisioni adottate con questa stessa delibera. 

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