TERNA: EFFICACE IL MECCANISMO DI CAP AL VALORE DEL GAS

TERNA: EFFICACE IL MECCANISMO DI CAP AL VALORE DEL GAS

A livello italiano meno efficace, lo dimostra il caso spagnolo.

Le parole di Francesco Del Pizzo, direttore Strategie di Sviluppo Rete e Dispacciamento di Terna sull’ipotesi di adottare un limite al prezzo del gas: “l’introduzione di meccanismo di cap al valore del gas che riteniamo misura particolarmente efficace soprattutto se combinata con meccanismi che permettano la determinazione di un prezzo del Gnl che permetta di continuare a competere a livello globale” – e ancora – “Meccanismi quali i prezzi negativi per la rigassificazione potrebbero mantenere il prezzi del gas sotto una certa soglia con un effetto apprezzabile”. “Meno perseguibile” secondo Del Pizzo, “un cap al valore dell’energia per il mercato italiano: potrebbe portare all’esportazione da parte italiana in altri paesi come è capitato in Spagna”, paradossalmente incrementando i consumi di gas. Del Pizzo ha anche detto che Terna ha appena inviato al Mise e Arera l’indicazione del fabbisogno di sistemi di accumulo necessari al raggiungimento dei target fit for 55, che lato pompaggi prevede “qualcosa di più dei 6 GW” evocati durante l’audizione dal presidente della commissione Gianni Girotto. Lato rinnovabili infine, alla domanda se sia realistico un obiettivo di 7 GW all’anno installati o più, Dal Pizzo ha detto “stiamo organizzandoci” per rendere realizzabili target di “7, 8, 10 GW annuali”. Certo, ha aggiunto, “esiste una limitazione di capacità di carattere zonale, se finissero tutti e 10 in un unico punto questo creerebbe problemi di congestione. Ma se seguisse le richieste di connessione, avremmo possibilità di integrare la nuova capacità “in modo efficiente”.