“Socializzazione” degli oneri non pagati, la discussione continua

“Socializzazione” degli oneri non pagati, la discussione continua

Nonostante le delucidazioni fornite dall’Autorità  (link), la discussione sembra non cessare.

Ricordiamo che l’intera vicenda parte dal 2017 quando l’Autorità , dovendo ottemperare ad alcune sentenze, si è trovata nella necessità  di individuare gli opportuni meccanismi per riconoscere la compensazione degli eventuali crediti non recuperabili, relativi agli oneri generali di sistema, alle imprese distributrici e agli utenti del trasporto. Una prima delibera è già  stata adottata, è la 50/2018/R/eel con la quale si disciplina il meccanismo di riconoscimento delle compensazioni a favore delle imprese distributrici prevedendone la sua applicazione con riferimento agli importi maturati dal 1 gennaio 2016; il documento di consultazione 52/2018/R/EEL si occupa invece delle modalità  da applicare per il riconoscimento delle compensazioni agli utenti del trasporto.

Questa volta registriamo la presa di posizione di AIGET e di una rappresentante dell’Autorità . Per AIGET (l’associazione italiana di grossisti di energia e trader) il provvedimento dell’Autorità  è positivo “perchà© non fa altro che dare attuazione a quanto disposto da una serie di sentenze con le quali TAR e Consiglio di Stato hanno ripetutamente confermato che non è corretto imporre ai venditori di sopportare l’intero rischio finanziario derivante dal mancato incasso degli oneri generali di sistema a causa della morosità  dei clienti finali. Occorre quindi evitare polemiche sterili e agire semmai sin da subito sulla radice del problema, riducendo ancora l’entità  degli oneri non recuperati. A tal fine è necessario che siano finalmente sbloccati ulteriori strumenti che consentano alle società  di vendita di gestire in maniera più efficace e tempestiva il fenomeno della morosità  cosiddetta "colpevole", senza il quale non si renderebbe necessaria alcuna socializzazione. Qualcosa è già  stato fatto, ma occorre intervenire ulteriormente attraverso strumenti in grado di arginare in modo finalmente efficace il deleterio fenomeno del cosiddetto "turismo energetico" quali, ad esempio, la subordinazione dello switching al saldo delle morosità  pregresse”.

Per la direttrice della divisione Energia dell’Autorità , Clara Poletti, intervenuta in una trasmissione televisiva, il provvedimento regolamentare si è reso necessario per far fronte alle inadempienze di singoli venditori, ormai usciti dal sistema; in attesa dei dati definitivi, mancherebbe all’appello circa il 2% del totale degli oneri di sistema, pari quindi a circa 270 milioni di euro; per le utenze domestiche si è calcolato un aggravio di 2/2,20 euro all’anno.

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