SHOCK AL SISTEMA MA È VEROSIMILE RIEMPIRE GLI STOCCAGGI ENTRO IL 1 NOVEMBRE

SHOCK AL SISTEMA MA È VEROSIMILE RIEMPIRE GLI STOCCAGGI ENTRO IL 1 NOVEMBRE

Mercato instabile ma è verosimile riempire gli stoccaggi all’80% entro Novembre.

“Qualunque shock aggiuntivo al sistema – un ulteriore calo delle importazioni dalla Russia, problemi nella fornitura di Gnl o una domanda asiatica più robusta delle attese – potrebbe dare l’ultima spinta al mercato, facendolo precipitare”. Conclude così un commento di Oxford Institute for Energy Studies pubblicato la scorsa settimana, intitolato “REPowerEU e le Prospettive di Breve Termine del Mercato Gas Europeo”.

Nell’articolo vengono analizzate le possibilità per l’Europa di realizzare quanto previsto nel pacchetto di documenti REPowerEU varati da Bruxelles il 18 maggio scorso, che sembrano indicare un obiettivo di riduzione delle importazioni di gas russo meno ambizioso di quello prospettato dalla UE l’8 marzo: non più un taglio di due terzi entro fine 2022, ossia pari a circa 101 miliardi mc su 155 totali, ma “solo” di circa 70 mld mc, da realizzare aumentando di 10 mld mc le importazioni alternative via tubo, di 50 mld mc quelle di Gnl e riducendo di 10 mld mc la domanda con misure comportamentali, ossia in aggiunta alle contrazioni già indotte da fattori di temperature e di prezzo.

Considerando quanto già avvenuto nel 2022 ed elaborando uno scenario verosimile su come potrebbe evolvere la parte restante dell’anno, Oies giunge alla conclusione che non è inverosimile centrare l’obiettivo e nello stesso tempo riuscire a riempire gli stoccaggi all’80% entro il 1 novembre. Tuttavia, conclude l’istituto di ricerca, nelle attuali condizioni il mercato resterà molto teso quest’anno e nel 2023 e qualunque problema di offerta di gas liquefatto, una ripresa della domanda di Gnl della Cina – oggi attesa in deciso calo rispetto allo scorso anno – e/o ogni ulteriore riduzione delle importazioni dalla Russia “metterebbero a rischio la possibilità di centrare l’obiettivo sugli stoccaggi”.