30 Lug Rinnovabili: Bene l’Italia su energie rinnovabili che ci colloca nella giusta traiettoria per gli obiettivi al 2030. Eolico, primi 6 mesi 2019, aumento di 4,9 GW nuova potenza installata
Nuovo report del GSE sulle energie rinnovabili. Questa volta il documento “Fonti rinnovabili in Italia e in Europa“ illustra la diffusione delle fonti rinnovabili di energia a livello nazionale e regionale e mette a confronto i risultati raggiunti dall’Italia con quelli degli altri Paesi UE.
I dati confermano il ruolo di primo piano ricoperto dall’Italia nel contesto europeo. Infatti, nel 2017 il nostro Paese è risultato il quarto in termini di consumi energetici complessivi (Consumi finali lordi pari a 120 Mtep) e il terzo in termini di consumi di energia da FER (22 Mtep).
“Le rinnovabili trovano ormai ampia diffusione in tutti i settori di impiego: termico (11,2 Mtep, pari al 20% del totale settoriale), elettrico (9,7 Mtep, 34% del totale settoriale) e trasporti (1,1 Mtep, 6,5% del totale secondo i criteri della direttiva 2009/28/CE).
Considerando la quota FER sui consumi totali, il dato italiano (18,3%) è migliore di quello degli altri principali Paesi europei (Germania, Francia, Spagna, UK) e della media UE.
La buona performance dell’Italia sulle FER assume rilievo anche in ottica futura, guardando cioè agli sfidanti obiettivi previsti dalla proposta di Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima per il 2030 (quota FER complessiva al 30%, quota FER nel settore elettrico al 55%)”.
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Nel report realizzato da WindEurope emerge come nei primi 6 mesi del 2019 sia stata registrata una nuova potenza pari a circa 4,9 GW rispetto ai 4,5 GW dello stesso periodo 2018.
Per l’eolico onshore la nuova potenza è stata di circa 2,9 GW e per quello offshore di circa 1,9 GW (vedi grafico).
In Italia si è registrato quasi il raddoppio dell’installato passato da 125 MW a 286 MW e facendo cosଠsalire il nostro Paese dal quinto al quarto posto in classifica.
Nei primi 6 mesi del 2019 l’Europa ha investito 8.8 milioni di euro nella costruzione di nuovi impianti: 6,4 milioni per l’onshore e 2,4 per l’offshore. Questi investimenti guidati soprattutto da Francia e Paesi Bassi, verranno connessi alla rete nei prossimi due o tre anni per un totale di 5,9 GW di nuovo installato.