28 Nov Riforma tariffe elettriche clienti domestici, quasi sicuro il rinvio di un anno
E’ altamente probabile che il completamento della riforma inerente le componenti a copertura degli oneri generali di sistema per i clienti domestici sia rinviato di una anno, cosଠcome richiesto dall’Autorità in una recente segnalazione. Infatti, l’Autorità infatti paventava il rischio economico gravante su circa 29 milioni di utenze derivante dalla riforma in corso anche per il “peso” del concomitante intervento sul meccanismo incentivante per le imprese energivore.
Il 22 novembre, rispondendo ad una interrogazione parlamentare, il Vice Ministro Bellanova ha infatti comunicato che il Governo si è impegnato a dare indirizzi all’Autorità competente al fine di estendere la gradualità temporale della riforma per i clienti domestici. Il possibile rinvio sarà quindi inserito in un prossimo provvedimento del quale vi terremo informati.
Vediamo nel dettaglio la risposta del Vice Ministro.
“Premetto che la riforma tariffaria per i clienti domestici è stata implementata dall’Autorità per l’energia elettrica in attuazione del decreto legislativo 102/2014, che recepisce la direttiva comunitaria 2012/27/UE in materia di efficienza energetica.
La riforma della tariffa elettrica è mossa dall’esigenza di superare la struttura progressiva rispetto ai consumi; nel far ciò si è inteso introdurre una tariffa che riflettesse il costo effettivo della fornitura e superare nel contempo il fenomeno di tariffe «sotto costo» per alcune categorie di consumatori.
Va inoltre evidenziato che alcune componenti tariffarie, quali la tariffa di distribuzione, sono pagate in quota fissa in quanto sostanzialmente indipendenti dall’energia consumata.
Per quanto attiene gli incrementi dei costi della fornitura elettrica a carico delle abitazioni ad uso domestico non residente, occorre premettere che nell’attuazione della riforma l’Autorità ha ritenuto di mantenere differenziati, in una fase iniziale, i corrispettivi tariffari relativi agli oneri generali di sistema applicati alla clientela domestica tra clienti residenti e clienti non residenti.
Tale scelta ha consentito di diminuire l’impatto sui clienti nelle abitazioni di residenza, seppure a svantaggio delle abitazioni non di residenza.
Ricordo ancora che la riforma del sistema tariffario è stata implementata a partire dal 2016 secondo criteri di gradualità , con l’ultimo step previsto a gennaio 2018.
A tal riguardo, in attuazione di uno specifico ordine del giorno approvato in Assemblea alla Camera, il Governo si è impegnato a dare indirizzi all’Autorità competente al fine di estendere la gradualità temporale della riforma per i clienti domestici e, al contempo, di tener conto delle esigenze di sterilizzazione degli effetti della medesima riforma nella disciplina del bonus sociale elettrico e gas, di prossima adozione.
Infine, circa la rappresentata preoccupazione dei consumatori di trovarsi in balia di aumenti dei prezzi tariffari, in vista della futura cessazione del mercato elettrico tutelato, confermo l’impegno del Ministero dello sviluppo economico a porre la massima attenzione sulla trasparenza del mercato e sull’affidabilità e la professionalità degli operatori che vi operano.
Ragion per cui si sta già lavorando per assicurare la tempestiva operatività degli strumenti e delle misure previsti dalla legge per la concorrenza, anche con riferimento alle modalità di comunicazione necessarie per accompagnare il consumatore finale, soprattutto quello più vulnerabile, in questa fase di cambiamento e consentirgli, nello stesso tempo, di rivolgersi al mercato libero in modo più consapevole”.