RAPPORTO SULLO STATO DELL’UNIONE DELL’ENERGIA EUROPEA

RAPPORTO SULLO STATO DELL’UNIONE DELL’ENERGIA EUROPEA

Commissione Europea: fonti rinnovabili e record del fotovoltaico.

Nel 2022, tutti gli Stati europei hanno adottato misure contro il caro energia e tra queste, puntare sulle energie rinnovabili, ha dato sicuramente i risultati sperati. Secondo le proiezioni che si trovano nel rapporto sullo stato dell’Unione dell’energia pubblicato dalla Commissione Europea, tra maggio e agosto, c’è stato un record di produzione elettrica da fotovoltaico, pari al 12% dell’elettricità prodotta. L’eolico ha coperto il 13% della produzione. Dalle prime stime, il 2022 sarà un anno record per le installazioni di fotovoltaico, con una crescita tra il 17 e il 26% nelle maggiori economie europee. Il rapporto fa il punto sul raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione e sugli andamenti futuri. La quota di rinnovabili nel mix elettrico, pari al 37% nel 2021, raggiungerà il 69% nel 2030. Grazie a 21 miliardi di euro investiti nell’idrogeno con gli Ipcei e i Piani di ripresa nazionali, nei prossimi anni decuplicherà la capacità di elettrolizzazione installata in UE, per raggiungere i 17,5 GW nel 2025. Nel 2020, l’Unione europea ha superato i propri obiettivi di riduzione delle emissioni, efficienza energetica e rinnovabili. Allo stato dell’Unione sono allegate alcune schede sui 27 Paesi membri. L’Italia ha una percentuale di rinnovabili nel mix energetico più alta del resto d’Europa, mentre è leggermente più bassa la percentuale di rinnovabili nel mix elettrico.