Rapporto ENEA – IEA settore energetico, donne qualificate ma ai margini del potere

Rapporto ENEA – IEA settore energetico, donne qualificate ma ai margini del potere

Dal rapporto sulla parità  di genere nel settore energetico, coordinato dall’ENEA nell’ambito del Technology Collaboration Programme dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (link), emerge come in Italia ci siano donne altamente qualificate, ma che non hanno accesso alle posizioni apicali. Infatti, il rapporto, dopo aver constatato la buona formazione delle donne, evidenzia una loro assenza nelle posizioni di “potere” (vedi grafico).

L’Italia si posiziona ai livelli inferiori come percentuale di ministri donne competenti in materia di Energia (una media del 13% nel periodo 1980-2017, contro il 31% della Svezia al primo posto).

Nelle società  private più rilevanti del settore, l’Italia non ha amministratori delegati donne ma ha il maggiore numero al femminile di presidenti (al primo posto con il 40%) e di membri di CdA (anche qui prima con il 35%, percentuale incrementata anche dall’applicazione della legge 120 del 2011 sulle pari opportunità  nelle società  quotate).

Per le associazioni di industriali è al livello più basso in tutte le posizioni rilevate.