Quote gratuite CO2 e CBAM, novità  dal Parlamento Ue

Quote gratuite CO2 e CBAM, novità  dal Parlamento Ue

Il Parlamento Europeo ha approvato il meccanismo di aggiustamento del carbonio alla frontiera (CBAM-Carbon Border Adjustment Mechanism) che prevede di applicare un prezzo sulle emissioni di CO2 di alcuni beni importati nell’UE, se provengono da Paesi con standard climatici meno ambiziosi. Ciò creerebbe una parità  di condizioni a livello globale, nonchà© un incentivo per le industrie europee e non europee a decarbonizzarsi, in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi.

La maggiore ambizione dell’UE sul cambiamento climatico non deve, infatti, portare alla "fuga di carbonio", ossia alla fuga all’estero delle imprese comunitarie;  gli sforzi globali per il clima non ne beneficerebbero qualora la produzione dell’UE venisse semplicemente spostata in Paesi terzi che hanno regole meno ambiziose sulle emissioni.

Per i deputati, il dazio sulle importazioni dovrebbe essere compatibile con il WTO e non essere usato impropriamente come strumento per rafforzare il protezionismo. Deve quindi essere progettato specificamente per soddisfare gli obiettivi climatici e le entrate generate dovrebbero, essere utilizzate come parte delle risorse proprie per aumentare il sostegno agli obiettivi del Green Deal nel bilancio UE.

Secondo quanto approvato, “il nuovo meccanismo dovrebbe essere parte di una più ampia strategia industriale UE che copra tutte le importazioni di prodotti e materie prime previste dall’ETS. In una fase iniziale, già  entro il 2023, si dovrebbero coprire il settore energetico e i settori industriali ad alta intensità  energetica, come il cemento, l’acciaio, l’alluminio, la raffinazione del petrolio, la carta, il vetro, i prodotti chimici e i fertilizzanti”.

Per i deputati, fissare il dazio del CBAM allo stesso valore delle quote UE nell’ambito dell’ETS potrebbe essere una strategia che funzionerà  meglio rispetto alle misure attuali, che danno quote di CO2 gratuite a determinati settori per combattere la delocalizzazione delle emissioni di carbonio.

La Commissione dovrebbe presentare una proposta legislativa sul CBAM nel secondo trimestre del 2021 come parte del Green Deal europeo, oltre a una proposta su come includere le entrate generate per finanziare parte del bilancio UE.

La proposta di eliminare l’assegnazione gratuita dei permessi CO2, una volta implementato il CBAM, è stata invece bocciata con un margine ristretto di voti (334 a favore del mantenimento, 329 contrari e 23 astenuti). Si tratta ora di capire come verrà  gestita in futuro la situazione non potendo coesistere entrambi gli strumenti, assegnazione gratuita e nuovi dazi.

Per Canfin, presidente della Commissione Ue per l’ambiente, una possibile soluzione potrebbe essere quella di eliminare gradualmente i permessi Ets gratuiti contemporaneamente all’introduzione del CBAM. In questo modo, i due sistemi di compensazione coesisterebbero per un periodo di transizione ma non coprirebbero la stessa tonnellata di CO2.