09 Giu Pubblicato il secondo rapporto su teleriscaldamento e teleraffrescamento in Italia
àˆ disponibile la seconda edizione del rapporto “Teleriscaldamento e teleraffrescamento in Italia" redatto dal GSE.
“I sistemi in esercizio in Italia alla fine del 2018 sono oltre 300, diffusi in 250 comuni (soprattutto nelle regioni settentrionali del Paese), per un’estensione complessiva delle reti di 4.800 km e 9,3 GW di potenza installata. Se si considera il solo settore residenziale, queste reti soddisfano il 2% circa della domanda complessiva di prodotti energetici per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria del Paese.
La maggior parte degli impianti a servizio delle reti (84% della potenza) è alimentata da fonti fossili, il restante 16% da rinnovabili (biomassa, geotermia, ecc.) e rifiuti; l’incidenza degli impianti alimentati da rinnovabili diminuisce man mano che cresce la taglia degli impianti. Nel 2018 l’energia complessivamente immessa nelle reti è stata pari a circa 11,8 TWh termici (oltre 1 Mtep), di cui il 64% prodotta da gas naturale, il 24% da fonti rinnovabili, il restante 12% dalle altre fonti fossili.
Le reti di teleriscaldamento sono oggi ancora largamente prevalenti; negli anni si è tuttavia diffusa anche la presenza di reti di teleraffrescamento, sempre associate a quelle di teleriscaldamento.
Il 72% dei sistemi di teleriscaldamento e il 63% dei sistemi di teleraffrescamento in esercizio in Italia sono efficienti secondo la definizione della Direttiva 2012/27/CE.