06 Lug PROGETTI EUROPEI SU ACCUMULI E IDROGENO VERDE
Con un investimento da 7 milioni di euro è partita la prima rete europea di infrastrutture di ricerca sull’accumulo di energia, elemento chiave per accrescere la diffusione delle fonti rinnovabili e accelerare la decarbonizzazione.
Stiamo parlando del progetto europeo StoRIES (Storage Research Infrastructure Eco-System), coordinato dai ricercatori del Karlsruher Institut für Technologie, che coinvolge un totale di 47 partner di 17 Paesi, per l’Italia partecipano ENEA, CNR ed Eni.
“La sfida di questo progetto consiste nel riuscire ad integrare le numerose infrastrutture e competenze distribuite sul territorio europeo nel settore dell’accumulo di energia, coniugando le capacità di ricerca dei partner con la creazione di una rete focalizzata sull’implementazione. Si tratta di un’opportunità di rilievo per lo sviluppo di una filiera condivisa, in stretta connessione tra ricerca e industria.
Fra le attività che verranno sviluppate nell’ambito di StoRIES, un meccanismo per rendere disponibili e accessibili infrastrutture e servizi di ricerca di livello mondiale sui sistemi di accumulo di energia, il miglioramento dei materiali per ridurre i costi e rendere le tecnologie di accumulo più flessibili e competitive e il supporto alla diffusione di sistemi di accumulo”.
Produrre idrogeno verde da biomasse e rifiuti e contemporaneamente catturare la CO2 emessa per la sua valorizzazione energetica. È questo uno degli obiettivi del progetto europeo GICO a guida italiana, con l’Università Guglielmo Marconi nel ruolo di coordinatore ed ENEA tra i partner scientifici. Progetto che è stato finanziato con circa 4 milioni di euro.