02 Apr Presentato il dossier sull’autoconsumo, nei prossimi giorni la risoluzione del Governo
Il Presidente della Commissione Industria Senato ha presentato il dossier sui risultati della consultazione pubblica dedicata al “Sostegno alle attività produttive mediante l’impiego di sistemi di generazione, accumulo e autoconsumo di energia elettrica”. Nei prossimi giorni è attesa la risoluzione finale di indirizzo da parte del Governo.
Nella presentazione leggiamo che “la produzione decentrata e diffusa avvicina la generazione e il consumo e costituisce dunque il modello ideale per spingere a consumare energia nelle ore di produzione della fonte rinnovabile, e a dotarsi di strumenti che rendano flessibile il proprio consumo, come gli stoccaggi, oppure strumenti che consentano la programmazione delle utenze affinchà© queste consumino energia nelle ore di produzione delle rinnovabili, ad esempio veicoli elettrici e pompe di calore ecc. La necessità è dunque quella di aumentare la capacità di produzione rinnovabile, ma al contempo orientare i consumi per fare sଠche questa stessa produzione venga consumata istantaneamente.
Altro aspetto da non sottovalutare è quello relativo all’abbattimento delle perdite di rete. Dai dati forniti dal GSE sappiamo che per ogni TWh di energia auto consumata abbiamo il 5,80% di perdite in meno e la conseguente riduzione dei costi di sviluppo ed esercizio delle reti elettriche. Se considerassimo il potenziale di energia autoconsumabile da fonti rinnovabili al 2030, circa 20 TWh, percepiamo quanto sia rilevante in termini di opportunità economiche procedere verso questa direzione.
Per svilupparsi e consentire il raggiungimento degli obiettivi nazionali di consumo di energia rinnovabile al 2030, l’autoconsumo non potrà più essere limitato alla produzione e consumo con una linea privata sotto lo stesso tetto da parte di un singolo soggetto, ma dovrà essere sempre di più collettivo, virtuale attraverso la rete pubblica e riferito a un ambito geografico più ampio.
La nuova dimensione dell’autoconsumo richiederà poi la determinazione di meccanismi tariffari che non penalizzino tali configurazioni. Le tariffe di rete e gli oneri in un contesto dove l’aspetto centrale è quello di fare coincidere produzione e consumo dovranno comunque essere strutturati per orientare al massimo i comportamenti dei consumatori verso l’efficienza. Rilevo che nella consultazione molte sono state le obiezioni sul fatto che oggi la tariffa di distribuzione sia strutturata in modo prevalentemente fisso e quindi ostacoli e scoraggi comportamenti virtuosi e la conseguente realizzazione di interventi di efficienza e risparmio di energia. Attualmente l’autoconsumo nelle configurazioni private è di circa 28 TWh, di cui il 20,7% prodotto da FER. Gran parte dell’incentivo implicito per l’esenzione degli oneri generali, stimato in 1,4 mld, favorisce pertanto l’autoconsumo da vecchi impianti alimentati da combustibile fossile. Vi sono quindi margini per trovare risorse e meglio definire le politiche di esenzione tariffaria. Per creare la possibilità di produrre, accumulare e autoconsumare energia per i consumatori dando loro un ruolo attivo è opportuno partire dagli strumenti già individuati dalla Direttiva europea RED II. In particolare è necessario anticipare quanto più possibile l’attuazione degli Articoli 21 e 22 della direttiva 2001/2018 che permettono l’autoconsumo collettivo e quindi liberano la possibilità di fare auto-consumo”.