30 Apr Positivi i numeri del Conto Termico, in flessione le FER non FV
Dall’aggiornamento dei dati del Conto Termico emerge come, dall’avvio del meccanismo e sino al primo aprile, sono pervenute al GSE circa 202 mila richieste di incentivi, alle quali corrisponde un ammontare di incentivi impegnati di 546 milioni, di cui 158 per interventi realizzati dalla Pubblica Amministrazione e 388 milioni per interventi realizzati da privati.
L’impegno di spesa per il 2019 del Conto Termico ammonta complessivamente a 153 milioni, con un incremento di 20 milioni rispetto al mese precedente per effetto delle nuove richieste ammesse agli incentivi per le quali è previsto il pagamento dei corrispettivi nell’anno in corso.
L’impegno di spesa per il 2019 è rivolto per 94 milioni ad interventi realizzati da privati e 58 milioni ad interventi realizzati dalla PA di cui 44 mediante prenotazione. I tre importi di incentivi impegnati sono compatibili con i limiti di spesa annui previsti per privati, PA e prenotazioni nel meccanismo pari rispettivamente a 700, 200 e 100 milioni.
Segno negativo invece per il contatore delle fonti rinnovabili non fotovoltaiche che ha indicato al 31 marzo un costo indicativo medio di 4,726 miliardi di euro, -158 milioni rispetto al mese precedente principalmente per i segnali di rialzo del prezzo dell’energia sui mercati forward.
Nel contatore rientrano gli oneri d’incentivazione riguardanti gli impianti CIP6 (quota rinnovabile), l’incentivo sostitutivo dei Certificati Verdi e le Tariffe Onnicomprensive, gli impianti incentivati mediante il Conto Energia per il solare termodinamico e quelli in esercizio ai sensi del DM 6/7/2012 e del DM 23/6/2016.