Piemonte, nuova assegnazione delle grandi derivazioni ad uso idroelettrico

Piemonte, nuova assegnazione delle grandi derivazioni ad uso idroelettrico

Con la pubblicazione della legge regionale 26/2020, cambiano le modalità  di rinnovo e assegnazione delle grandi derivazioni ad uso idroelettrico. Dopo la Lombardia anche il Piemonte segue pertanto la strada della regionalizzazione.

“L’articolato prevede il sostegno delle energie rinnovabili, gli interventi di compensazione sui territori interessati, le riqualificazioni dei bacini a valle degli invasi, il mantenimento della continuità  fluviale e del rilascio del flusso d’acqua minimo vitale, la priorità  dell’uso idropotabile dell’acqua. Sarà  cosଠpossibile inserire nei bandi specifici criteri per la individuazione della migliore offerta.

Dopo il passaggio dal Demanio alle Regioni delle infrastrutture idroelettriche, il Piemonte dovrà  riassegnare 67 concessioni come primo passo verso la gestione autonoma di dighe e invasi utilizzati per la produzione di energia. Si tratta di riassegnare le concessioni superiori a 3.000 kilowatt, in particolare 11 che sono scadute”.

Soddisfatto l’assessore all’Ambiente che parla di “un grande lavoro per una legge che regolerà  la materia nei prossimi decenni, di un ritorno economico abbastanza immediato per la Regione ma anche di un ritorno ambientale, con un aumento del 15% di energia pulita prodotta con l’utilizzo di meno acqua. Con i nuovi bandi e le nuove concessioni ci saranno investimenti da parte di chi subentra, ovvero soggetti privati o misti pubblico-privati. Probabilmente le concessioni scadute da molto tempo dovranno subire della manutenzione, e chi le rileverà  produrrà  cosଠbenefici anche di tipo ambientale".