Piano Energia e Clima 2030: capirne le finalità  e gli obiettivi per valutarlo consapevolmente

Piano Energia e Clima 2030: capirne le finalità  e gli obiettivi per valutarlo consapevolmente

Il 20 marzo è stato presentato a Roma il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) 2030, lo strumento riconosciuto come indispensabile per cambiare la politica energetica e ambientale del nostro Paese verso il raggiungimento di obiettivi di efficienza, sicurezza energetica e competitività  in un mercato sempre più “unico” anche in questo settore.

Per capire il perchà© di questo documento, bisogna tornare nel 2014 quando il Consiglio dei Capi di Stato e di Governo dell’Unione Europea istituଠun quadro comunitario per le politiche dell’energia e del clima al 2030 e definଠl’obiettivo di istituire una vera e propria “Unione dell’energia” che agisse su cinque tematiche, ossia decarbonizzazione, efficienza energetica, sicurezza energetica, mercato interno dell’energia, ricerca, innovazione e competitività .

Nel corso della presentazione del Piano, presieduta dal Ministro dello Sviluppo Economico e il Ministro dell’Ambiente, è stato ribadito come l’applicazione di tale documento “[€¦] consentirà  all’Italia di ridurre entro il 2030 le proprie emissioni nel settore della grande industria e della produzione elettrica del 56%, rispetto al 2005, a fronte di un obiettivo europeo del 43%. Mentre negli altri settori, quali i trasporti terrestri, il civile e l’agricoltura, al realizzarsi dei benefici attesi dall’attuazione delle politiche e misure individuate, si supererà  l’obiettivo del -33% fissato dall’Unione Europea, raggiungendo circa il -35% entro il 2030. Altro grande obiettivo sara` perseguire una copertura dei consumi finali lordi di energia da fonti rinnovabili del 30% rispetto all’attuale 18% [€¦]”.

Contestualmente alla presentazione, è stata lanciata anche la consultazione pubblica sul PNIEC per stimolare una collaborazione attiva da tutti coloro che hanno interesse nel far sଠche gli obiettivi vengano raggiunti con successo – non solo quindi le istituzioni, ma anche e soprattutto cittadini, imprese, associazioni di categoria, ed altri enti che vogliano esprimere osservazioni e pareri in merito.

C’è tempo fino al 5 maggio per partecipare alla consultazione pubblica: se sei interessato, clicca qui!