Per il secondo trimestre 2019 i prezzi dell’energia elettrica segnano calo dell’8,5 per cento e quelli del gas calo del 9,9 per cento

Per il secondo trimestre 2019 i prezzi dell’energia elettrica segnano calo dell’8,5 per cento e quelli del gas calo del 9,9 per cento

Dopo i picchi raggiunti nel 2018, si riducono le bollette dell’energia per i clienti in tutela; infatti, per la famiglia tipo nel secondo trimestre 2019 i prezzi dell’energia elettrica registrano un -8,5% e quelli del gas un -9,9%.

“Le riduzioni sono prevalentemente legate alla contrazione dei prezzi delle materie prime nei mercati all’ingrosso dell’energia, nazionali ed internazionali.

Per quanto riguarda l’energia elettrica l’aggiornamento è guidato da un deciso calo della componente a copertura dei costi per l’approvvigionamento dell’elettricità  (-12,22%), parzialmente ridotto da un adeguamento degli oneri generali (3,72%). La riduzione per la spesa per la materia energia è stata compensata da un aumento della spesa per gli oneri di sistema (+3,72%). Variazione, quest’ultima, che per il +2% è determinata dalla componente ASOS, che è aumentata rispetto al I trimestre 2019 per i soli utenti domestici e per il +1,72 dall’aumento della ARIM per tutte le utenze (in particolare relativamente agli elementi che alimentano i conti A2, A4, AS, UC7, per riallineare scostamenti maturati in periodi precedenti). Non subiscono variazioni le componenti per il trasporto e la gestione del contatore e la componente per la commercializzazione. La riduzione della componente materia prima è principalmente determinata dal ripiegamento delle quotazioni internazionali delle commodity energetiche, con una riduzione del prezzo del gas naturale stimolata anche dall’allineamento al ribasso dei prezzi tra il mercato asiatico e quello europeo. A questo si aggiunge che dopo la significativa crescita dello scorso anno, il prezzo dei permessi di emissione della CO2 sembra ora essersi assestato.

Per il gas naturale l’andamento è determinato dalla riduzione della spesa per la materia prima (-10,5% sulla spesa della famiglia tipo), legata alle quotazioni stagionali attese nei mercati all’ingrosso nel prossimo trimestre, leggermente controbilanciata da piccoli aggiustamenti degli oneri generali (0,41%) e di altre componenti connesse al trasporto e gestione del contatore (0,15%). La variazione è determinata dalla diminuzione della componente CMEM relativa ai costi di approvvigionamento, -10,3% sulla spesa per il cliente tipo, che riflette il calo delle quotazioni all’ingrosso nei mercati a termine in Italia e in Europa. In diminuzione anche la componente relativa alle attività  connesse all’approvvigionamento, CCR , -0,2%, che assume dal 1º aprile 2019 il nuovo valore relativo al semestre estivo e in diminuzione anche la componente relativa al servizio di trasporto QT, -1,2% sulla spesa del cliente tipo, a seguito dell’azzeramento della componente tariffaria a copertura degli oneri derivanti dall’applicazione del fattore correttivo dei ricavi di riferimento per il servizio di stoccaggio, CRVOS, per il periodo 1º aprile – 30 settembre 2019. In questo trimestre è stata riattivata la componente a copertura di eventuali squilibri dei sistemi di perequazione delle tariffe di distribuzione e misura, UG1, con un impatto sull’utente domestico tipo pari a +1,4%. Per quanto riguarda la spesa per gli oneri di sistema si registra un aumento del +0,4%, dovuto alla revisione della componente a compensazione dei costi di commercializzazione della vendita al dettaglio UG2″.