Per Assocarta la riforma TEE è fondamentale per raggiungere obiettivi UE di decarbonizzazione al 2030

Per Assocarta la riforma TEE è fondamentale per raggiungere obiettivi UE di decarbonizzazione al 2030

Confindustria ha organizzato a fine luglio un webinar dal titolo: "La proposta di riforma dei titoli di efficienza energetica", al quale ha partecipato anche il Presidente di Assocarta.

In particolare si è discusso della rilevanza dei titoli di efficienza energetica in relazione agli obiettivi previsti dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima.

“L’Europa ha previsto obiettivi di decarbonizzazione sempre più sfidanti, che richiedono grande impegno all’industria e quindi anche al settore cartario italiano: per il 2030 si arriverà , probabilmente, alla richiesta di ridurre le emissioni del 55%.

L’efficienza energetica avrà  quindi un ruolo chiave nel percorso di decarbonizzazione in quanto leva fondamentale per ridurre le emissioni nei comparto industriali.

Per il Presidente di Assocarta, “i certificati bianchi sono uno strumento efficace per lo sviluppo dell’efficienza energetica perchà© consentono risultati importanti, a fronte di un impiego minore di risorse per il sistema rispetto ad altri strumenti. Per il settore cartario i certificati bianchi sono, inoltre, doppiamente importanti in quanto funzionali sia agli interventi di efficientamento che alla cogenerazione. Inoltre, la tecnologia cartaria si presta particolarmente bene al meccanismo dei certificati bianchi in quanto, ogni parte di macchina, ogni investimento impatta sul profilo energetico. La cogenerazione e l’uso del gas sono fondamentali per la transizione energetica e per mantenere e migliorare sul territorio nazionale il sistema dell’Economia Circolare”.

Assocarta ricorda “che la cogenerazione in cartiera risponde alle esigenze di una rete elettrica adeguata e stabile, sebbene non abbia accesso al capacity market. Fornisce contributi alla regolazione di frequenza e tensione della rete per via delle masse rotanti. Infine, la cogenerazione decongestiona la rete e quindi riduce la necessità  di nuove infrastrutture”.