
02 Mag PATTO DI STABILITÀ UE
Italia: scorporare spese Pnrr da spesa pubblica.
La Commissione europea ha varato le nuove regole del patto di stabilità: restano i paletti debito-Pil (60%) e deficit-Pil (3%); se un Paese non rispetta questi parametri, deve concordare con la Commissione europea un piano di rientro della spesa pubblica in quattro o, se accompagnato da riforme, in sette anni. Finché il rapporto deficit-Pil supera il 3%, lo Stato membro deve ridurre la spesa di almeno lo 0,5% rispetto al Pil ogni anno. Secondo i calcoli dei tecnici UE la traiettoria di rientro dell’Italia si tradurrebbe in un taglio alla spesa pubblica di circa 15 miliardi l’anno in quattro anni (in linea con l’attuale Def) o di circa 8 miliardi l’anno in sette anni. Il ministro italiano dell’Economia, infatti, ha lamentato la mancata esclusione della spesa per investimenti dal computo degli obiettivi sul deficit. L’Italia, ha spiegato, aveva chiesto di scorporare queste spese, tra cui rientrano anche quelle del Piano di ripresa, dagli obiettivi di rientro della spesa pubblica.