PARERE UE SUL DOCUMENTO PROGRAMMATICO DI BILANCIO

PARERE UE SUL DOCUMENTO PROGRAMMATICO DI BILANCIO

Il giudizio della Commissione sul documento programmatico di bilancio dell’Italia per il 2023.

Il giudizio della Commissione europea sul Documento programmatico di bilancio (Dpb) dell’Italia per il 2023: bene gli interventi sulla transizione, bene la limitazione della crescita della spesa corrente, bene le misure contro il caro energia, possibili future revisioni; parere negativo per i ritardi sulla riforma fiscale e le misure sull’evasione fiscale (pagamenti elettronici e limiti al contante). Il parere, si legge in una nota UE, rileva che, nel complesso, il Dpb è in linea con le raccomandazioni del Consiglio del luglio 2022: l’Italia limita la crescita della spesa primaria corrente finanziata a livello nazionale e prevede di finanziare gli investimenti pubblici per la transizione verde e digitale e per la sicurezza energetica. È  importante – come raccomandato a tutti gli Stati membri dalla Commissione – che l’Italia concentri sempre di più le misure sulle famiglie più vulnerabili e sulle imprese esposte, in modo da concentrare gli incentivi sulla riduzione della domanda di energia, e che ritiri le misure man mano che diminuiscono le pressioni sui prezzi dell’energia. Sempre secondo la Commissione, l’Italia non ha ancora compiuto progressi per quanto riguarda la parte strutturale del bilancio contenute nelle Raccomandazioni del Consiglio del luglio 2022, che richiedevano all’Italia di adottare e attuare la legge delega sulla riforma fiscale per ridurre le imposte sul lavoro e aumentare l’efficienza del sistema fiscale. In una nota, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni commenta così il parere UE: “siamo particolarmente soddisfatti del giudizio espresso dalla Commissione europea sulla legge di bilancio. Una valutazione positiva che conferma la bontà del lavoro del Governo italiano, sottolinea la solidità della manovra economica e ribadisce la visione di sviluppo e crescita che la orienta. In questa direzione continueremo a lavorare nell’interesse dei cittadini italiani, delle famiglie e delle imprese”.