
28 Mar NUOVO STUDIO DEL PIANO ENERGIA E CLIMA
Lo studio alternativo di Confindustria e Rse.
Entro il 30 giugno l’Italia deve inviare alla Commissione europea l’aggiornamento del Piano energia e clima. Confindustria e Rse hanno curato uno studio volto a favorire l’industria energivora nella transizione verde. Lo studio si propone come un’alternativa allo scenario Fit for 55. Il piano infatti mantiene invariati gli obiettivi globali di riduzione delle emissioni di CO2 al 2030, eliminando però una serie di divieti sulle tecnologie introdotti dalla normativa europea. Beccarello ha fatto invece il punto sui benefici economici del piano alternativo di Confindustria. Il piano alternativo di Confindustria e Rse porterebbe anche vantaggi economici: a fronte di 1.120 miliardi di investimenti fino al 2030, il piano crea 11,5 milioni di nuovi posti di lavoro e quasi 700 miliardi di incremento di valore aggiunto. Dal punto di vista macroeconomico, tra nuove entrate e costi evitati, il piano crea un beneficio pari a circa 600 miliardi di euro che potrebbero sostenere gli investimenti nella transizione. Secondo Confindustria lo studio “ha il pregio di evidenziare che esistono percorsi alternativi di decarbonizzazione rispetto al percorso tracciato dalla Commissione europea.