13 Feb Nuovo record per i prezzi dei certificati bianchi, crollo invece per il greggio
E’ davvero inarrestabile la corsa dei prezzi dei certificati bianchi. Nella sessione del sei febbraio è stata infatti raggiunta la cifra record di 427,30 euro/titolo, rispetto ai 387,27 precedenti, con una flessione però dei volumi scambiati scesi da 109.343 a 91.409.
Il Ministero dello Sviluppo economico sarebbe al lavoro per varare un provvedimento correttivo del sistema, ma non in tempi brevi, mentre gli operatori di settore puntano il dito sulle Linee Guida approvate a gennaio 2017, considerate troppo “severe e restrittive” rispetto al passato (nell’ambito delle incentivazioni delle fonti rinnovabili, segnaliamo che sono invece ad uno stadio avanzato due decreti per incentivare le fonti diverse dal fotovoltaico, che terremo monitorati). Agli atti c’è comunque l’indagine svolta lo scorso anno dall’Autorità , che non aveva evidenziato nulla di irregolare per quanto di sua competenza.
In netta controtendenza invece le quotazioni del greggio; settimana scorsa, grazie all’aumento delle scorte e della produzione dello shale oil americano, al rafforzamento del dollaro e al “crollo” di Wall Street, il Brent è infatti sceso a circa 62 $/b e il WTI a circa 59$/b.