
30 Nov NUOVI AUMENTI PREZZI ENERGIA
Nell’ultima settimana di novembre il Pun ha raggiunto un valore medio allarmante, in un contesto di un nuovo rialzo delle quotazioni del gas e dei permessi di CO2. Infatti, giovedì 25 novembre si è posizionato sui 292,23 €/MWh ed ha toccato un nuovo record orario a 385 €/MWh il giorno precedente.
Sull’argomento segnaliamo un’audizione di Terna presso la Commissione attività produttive della camera dei Deputati (link). Per Terna i forti aumenti sui prezzi dell’energia all’ingrosso registrati negli ultimi mesi sono stati determinati da tensioni sui prezzi del gas e della CO2. Ciò ha comportato un aumento delle tariffe elettriche di circa il 10% nel terzo trimestre e di circa il 30% nel quarto, aumenti limitati dall’intervento governativo.
“Lo sviluppo coordinato delle FRNP (fonti rinnovabili non programmabili), delle infrastrutture elettriche e dei sistemi di accumulo, insieme ad una maggiore penetrazione del vettore elettrico, sono fattori chiave per ridurre la dipendenza energetica del Paese, limitare le tensioni sui prezzi dell’energia dovute ai costi delle commodity (gas e CO2), e fare da volano per la crescita economica del Paese, la ricerca e l’innovazione tecnologica
Gli obiettivi di decarbonizzazione e il contesto di tensione sulle commodity trovano risposta in azioni coordinate: incrementare le FRNP nei prossimi anni in modo tale da conseguire gli obiettivi di decarbonizzazione e ridurre la marginalità del gas, limitando l’esposizione del prezzo all’ingrosso alla variazione di prezzo di gas e CO2; realizzare gli investimenti infrastrutturali previsti dal Piano di Sviluppo (PdS) di Terna (in particolare per rinforzare dorsali tra Sud e Nord) adeguandolo agli obiettivi che saranno fissati dall’atteso aggiornamento del PNIEC; sviluppare capacità di stoccaggio”.