
14 Mag Normativa: Capacity market, chiesto alla Commissione Europea di sospenderne l’esame. Concluse le audizioni dell’Autorità sul quadro strategico 2019-2021
Alcune associazioni (Greenpeace, Italia Solare, Legambiente e WWF) hanno scritto alla Commissione Europea per chiedere di sospendere l’istruttoria sul capacity market affinchà© sia possibile avviare un confronto chiaro e trasparente con tutti gli stakeholder coinvolti. In particolare le associazioni chiedono che il Governo italiano metta a disposizione del pubblico il nuovo testo sul capacity market utilizzando le procedure AIR (Analisi di Impatto della Regolazione). Il mancato ricorso alla procedura AIR avrebbe comportato sia una mancata schematizzazione e spiegazione semplificata del meccanismo, sia i suoi effetti positivi e negativi verso i consumatori e le PMI.
“Il capacity market è importante per il corretto funzionamento del mercato elettrico, ricordano le associazioni, ma deve essere formulato in condizioni di trasparenza ed equità rispetto alle varie fonti di energia, rinnovabili comprese, tenendo in considerazione anche gli sviluppi tecnologici, quali la capacità di accumulo elettrochimico e gli impianti idroelettrici a pompaggio alimentati da fonti rinnovabili
Le associazioni ricordano che pressochà© la totalità delle criticità denunciate nella loro lettera sono state create dalle politiche adottate e oggi viene proposto di incentivare la costruzione di nuovi impianti a fonti fossili per il fatto che manca capacità e flessibilità , quando la capacità manca perchà© si sono bloccati nuovi impianti a fonti rinnovabili e la flessibilità manca perchà© si sono congelati i meccanismi di partecipazione della domanda e della generazione distribuita agli ancillary markets e al mercato infragiornaliero.
La soluzione ai problemi denunciati non può che essere in primo luogo lo sblocco della costruzione di impianti a fonte rinnovabile, normativa a regime per la partecipazione al mercato della flessibilità , la sospensione di qualsiasi politica che distorce il mercato e lo stimolo a fare investimenti sulla base dei segnali di mercato. Solo dopo l’adozione di tali regole sarà possibile valutare se e in quale misura un mercato della capacità sia necessario, nel rispetto del principio stabilito dalla nuova normativa europea che lo qualifica come strumento di ultima istanza possibile qualora siano state poste in essere tutte le misure necessarie a garantire il contributo della domanda, degli accumuli, dell’efficienza energetica e degli altri strumenti di flessibilità e queste non si siano rivelate sufficienti”.
Si sono concluse il 9 maggio a Roma le audizioni dell’ARERA sul proprio quadro strategico 2019-2021 che hanno visto l’intervento di 57 soggetti tra società e associazioni degli operatori dei settori regolati e dei consumatori.
"Nel quadro del costante dialogo che l’Autorità ha con i diversi stakeholder del settore – ha commentato il presidente di ARERA, Stefano Besseghini – questi due giorni di audizioni sono stati un prezioso spaccato concentrato nel tempo e nello spazio in cui i diversi settori hanno avuto modo di rappresentare gli elementi più rilevanti nel contesto di un quadro strategico che nel complesso ha registrato una sostanziale condivisione e rispetto a cui è stata espressa una generale soddisfazione. I temi che più frequentemente sono ricorsi sono quelli rispetto a cui sarà cura dell’Autorità precisare la dimensione temporale fondamentale per dare concretezza applicativa agli obiettivi generali. Le audizioni non esauriscono naturalmente il processo di accountability che caratterizza l’azione dell’Autorità , che si alimenterà di ulteriori occasioni di confronto nello sviluppo delle singole azioni regolatorie, ha concluso”.