17 Set Nomine energy manager 2018, aumento dell’8 percento negli ultimi 5 anni
E’ stato presentato al MiSE il Rapporto Energy manager 2018 che conferma il trend di crescita degli energy manager nominati dai soggetti obbligati, + 8% in cinque anni.
Ricordiamo che si tratta di una figura con competenze manageriali, tecniche, economico-finanziarie, legislative e di comunicazione che supporta i decisori aziendali nelle politiche e nelle azioni collegate all’energia ed è obbligatoria per le realtà industriali caratterizzate da consumi superiori ai 10.000 tep/anno e per le realtà del settore civile, terziario e trasporti che presentino una soglia di consumo superiore a 1.000 tep/anno.
Nel 2018 le nomine sono state 2.353, 1.589 sono relative ad energy manager nominati da soggetti obbligati e 764 da soggetti non obbligati (vedi tabella 3). “Capofila tra i settori è sempre il terziario (con 483 nominati), seguito a ruota dall’industria (432 nomine), ultima la Pubblica Amministrazione che registra addirittura una diminuzione rispetto al 2017: meno della metà delle città metropolitane ha inviato la nomina, i capoluoghi di provincia che hanno nominato un energy manager sono invece 31 su 116. I comuni non capoluogo presenti sono solo 58. Il tasso di nomine relative alle regioni è pari al 35%, mentre va peggio per le province con un basso 20%”.