NEL 2022 I PREZZI ELEVATI FRENANO I CONSUMI EUROPEI DI GAS

NEL 2022 I PREZZI ELEVATI FRENANO I CONSUMI EUROPEI DI GAS

Pubblicato uno studio dell’Oxford Institute for Energy Studies: domanda europea di gas calata dell’8,9%.

“Se nel 2021 la domanda europea di gas ha reagito nel complesso molto poco alle fluttuazioni dei prezzi, il discorso è diverso per il 2022” è quanto emerge da un’analisi pubblicata oggi dall’Oxford Institute for Energy Studies. In particolare nel 2021 la domanda europea di gas è aumentata sul 2020, senza apparentemente risentire,  se non occasionalmente, dei prezzi in aumento. Situazione diversa invece nell’ultimo scorcio dell’anno e soprattutto nel 2022: nel primo quadrimestre la domanda europea è diminuita di un 8,9%, stima Oies, e di quasi un 3% anche sull’analogo periodo del 2019, stavolta dando segni evidenti di reagire ai prezzi record. Secondo l’Oies questo è avvenuto in tutti i settori: nel riscaldamento, pur in misura limitata, la domanda risulta disallineata all’andamento delle temperature. Più evidente, secondo l’Oies, il fenomeno in ambito industriale, dove la forte crescita dei consumi del 2021 con la ripresa economica post Covid è stata seguita nel 2022 da un calo dei prelievi, in particolare Italia. L’analisi dell’Oies, rivela rispetto al termoelettrico che già nel secondo semestre 2021 e poi nei primi mesi del 2022 si è mantenuto sempre forte l’incentivo a passare dal gas al carbone, soprattutto in Germania, UK, Olanda e Turchia. Un forte aumento della produzione a carbone si è visto anche in Italia ma in questo caso si è accompagnato a un aumento anche della produzione a gas. Per il resto del 2022, nota Oies, “se la disponibilità di capacità nucleare (francese) e idroelettrica dovesse restare bassa, è verosimile che si renderanno necessari volumi addizionali di elettricità prodotta da carbone e gas nelle giornate di ridotto apporto dell’eolico”. Inoltre “qualunque segno di meteo rigido potrebbe accrescere drammaticamente la tensione del mercato”. “Misure di sostegno governative per consumatori finali e imprese (e eventuali tagli durante l’inverno, se necessari, ossia un razionamenti della fornitura di gas che potrebbero causare la chiusura delle produzioni industriali) saranno anch’esse fattori determinanti per la domanda di gas nel 2022, e forse ancora di più durante l’inverno 2022/23”, conclude lo studio.