
03 Apr Nel 2016 il carbone si conferma la fonte leader nella produzione di energia elettrica
Il convegno “Sistema elettrico italiano: proposte per la pianificazione energetica” è stata l’occasione sia per conoscere alcuni dati sull’utilizzo del carbone nel mix elettrico di produzione italiano sia per il riproporsi dell’ormai consueto scontro carbone-gas.
Secondo i dati diffusi da Assocarboni e rilanciati da Agv news e AdnKronos, “nel 2016 il carbone si conferma la fonte leader nella produzione di energia elettrica, con una quota rispettivamente del 40% a livello mondiale e del 26% su scala europea. Il commercio internazionale di carbone via mare si mantiene stabile nel 2016, rispetto al 2015, dopo 10 anni di crescita al 5% annuo. In un contesto in cui l’Europa si affida per il 26% al carbone, l’Italia è attualmente l’unico Paese dell’Unione che, pur non facendo ricorso al nucleare, presenta una quota di utilizzo di carbone estremamente bassa, pari al 12%. Nel 2016 si è registrata una diminuzione del 12,5% delle importazioni di carbone da vapore, pari a 14 milioni di tonnellate rispetto all’anno precedente; le importazioni di carbone metallurgico e PCI (il carbone polverizzato) sono risultate in aumento dell’11% con 3,9 milioni di tonnellate contro i 3,5 milioni del 2015.
Attualmente i maggiori operatori italiani del settore continuano a dimostrare una straordinaria capacità di innovazione. I moderni impianti ad alta efficienza e a basse emissioni attualmente disponibili in Italia per la produzione di elettricità emettono tra il 25 e il 33% di Co2 in meno e vantano un rendimento medio del 40%, con un picco del 46% registrato nell’impianto di Torrevaldaliga Nord; tali livelli sono stati raggiunti solo da un impianto in Giappone e uno in Danimarca".
Per Assocarboni il gas è costoso e con problemi nella sicurezza degli approvvigionamenti; il carbone invece garantisce costi contenuti e sicurezza energetica perchà© le riserve sono equamente distribuite nel mondo.