Necessario più impegno per conseguire obiettivi nazionali di efficienza energetica per il 2020

Necessario più impegno per conseguire obiettivi nazionali di efficienza energetica per il 2020

La Commissione Europea ha approvato, in data 20 luglio 2020, una relazione che fornisce le più recenti informazioni in merito ai progressi compiuti fino al 2018 per raggiungere l’obiettivo del 20% di efficienza energetica che l’UE si è data per il 2020 (link).

Ricordiamo che nel dicembre 2019 la Commissione aveva adottato una comunicazione sul Green Deal europeo, che delineava un percorso verso la neutralità  climatica entro il 2050 e invocava maggiori sforzi di decarbonizzazione entro il 2030. Dato che il 75% dei gas a effetto serra emessi nell’UE derivano dall’approvvigionamento e dal consumo energetico, sono essenziali ulteriori progressi in materia di efficienza energetica. Gli obiettivi al 2020 sono importanti perchà© sono il punto di partenza per raggiungere i target intermedi del 2030 e 2050.

Per la Commissione, occorre anche tener presente l’impatto della crisi Covid-19: si stima che ridurrà  la domanda di energia nel 2020, consentendo, in potenza, di conseguire gli obiettivi per il 2020, mentre ci si aspetta che le ripercussioni arrivino in un secondo momento.

Le principali conclusioni della relazione sono le seguenti:

  • rispetto al 2017, nel 2018 il consumo di energia primaria è sceso dello 0,7% e il consumo di energia finale è aumentato dello 0,1%. Anche cosà¬, entrambi gli indicatori si situano al di sopra della traiettoria fissata per conseguire gli obiettivi del 2020;
  • le fluttuazioni meteorologiche continuano ad influire sul livello di consumo energetico. L’inverno più mite del 2018 ha moderato la domanda energetica per il riscaldamento dei locali, ma questo impatto è stato compensato dagli aumenti registrati nel consumo energetico di trasporti e industria. I dati corretti in base alle condizioni meteorologiche mostrano in effetti un maggior aumento nel consumo di energia finale per il 2018;
  • la crescita delle attività  continua a spingere il consumo energetico verso l’alto e le nuove politiche e misure attuate dagli Stati membri nel 2018 non sono state sufficienti a compensarla;
  • le risultanze emerse dalle relazioni annuali sull’efficienza energetica presentate nel 2019 indicano che taluni Stati membri hanno conseguito risparmi ben al di sotto di quelli che sarebbero stati necessari nel 2018 per rispettare le prescrizioni in termini di risparmi cumulativi per il periodo 2014-2020.

Per la Commissione è quindi importante intensificare gli sforzi rapidamente, in quanto l’eventuale divario restante nella realizzazione degli obiettivi per il 2020 o una ripresa della domanda di energia dopo la crisi Covid-19 potrebbero rendere ancora più problematico conseguire gli obiettivi per il 2030.