Mercato retail, aumentano i passaggi al mercato libero

Mercato retail, aumentano i passaggi al mercato libero

L’ARERA ha reso disponibile il monitoraggio del mercato retail 2018 che si affianca alle prime anticipazioni sui dati del 2019, già  presentati da ARERA e di cui abbiamo dato notizia. In base a quest’ultimi dati nell’elettricità  ad aver lasciato la maggior tutela nel 2019 sono il 46,5% dei clienti domestici (circa 13,7 milioni) e già  il 59,1% delle piccole imprese (circa 4,1 milioni). Nel gas già  a dicembre 2018 sul libero si trovava il 50% dei domestici.

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Nel settore elettrico la crescita del numero dei venditori nel mercato libero ha raggiunto il numero di 426, +35 unità  rispetto al 2017.

Per i clienti domestici la quota di mercato libero del primo operatore scende al di sotto della metà , 49,3%, in termini di energia fornita, il 50,4% in termini di punti serviti; mentre complessivamente i primi tre servono il 67,0% del mercato in termini di energia e il 68,3% in termini di clienti.

Nel 2018 il 60,4% dei clienti domestici è passato al libero mercato, scegliendo il venditore collegato all’impresa di distribuzione. In totale nel 2018 il 14,1% dei domestici ha cambiato fornitore e il 5,8% ha rinegoziato il contratto col proprio venditore (massimi storici).

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Anche nel settore del gas naturale aumenta il numero degli operatori attivi nel mercato libero, nel 2018 risultano 396, +9 nuovi gruppi in un anno.

A differenza di quanto accade nel settore elettrico, anche per il 2018 la concorrenza tra i venditori sembra avere luogo principalmente su una scala geografica regionale o sub regionale, non assumendo ancora connotazioni nazionali.

La quota di clienti nel servizio di tutela rimane ancora rilevante, nonostante la quota di clienti sul libero sia cresciuta del +6% per i domestici, raggiungendo il 50% (e il 50,4% del gas fornito) e +5% per i clienti Condominio uso domestico.

Anche nel gas sono aumentati rispetto al 2017 i passaggi dei clienti domestici (cambio di fornitore e rinegoziazione), raggiungendo il valore massimo dal 2012, il 16,6%.

Come per il settore elettrico, i venditori storici presentano un certo vantaggio competitivo nell’aumentare le proprie quote di mercato sul libero.

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Sempre con riferimento al 2018, si conferma come i clienti domestici preferiscono in maniera preponderante offerte a prezzo fisso rispetto a quelle con prezzo variabile: per il settore elettrico l’85,9% dei nuovi contratti siglati dai clienti domestici consistevano in offerte a prezzo fisso (+2% rispetto al 2017); nel settore del gas, tale preferenza è leggermente meno frequente, ma comunque prevalente (70,4% nel 2018 con +1,8% rispetto al 2017). Inoltre, le offerte a prezzo fisso siglate dai clienti domestici prevedono per la maggior parte anche servizi aggiuntivi o altri elementi di differenziazione (l’87,9% nel settore elettrico e il 55,0% in quello del gas). Le offerte PLACET risultano ancora poco conosciute e scelte.

Ulteriori possibilità  di risparmio sono confermate dalla convenienza delle offerte on-line rispetto a quelle sottoscrivibili attraverso altri canali, ma a fronte di questa convenienza sono solo il 3,4% dei clienti del settore elettrico a sottoscriverle e il 2,6% per il settore del gas.

I clienti domestici che hanno scelto un contratto nel mercato libero hanno pagato costi mediamente più elevati, in considerazione della scelta di offerte che spesso includono servizi aggiuntivi, elementi di differenziazione commerciale e differenti strutture di prezzo. Diversamente le PMI sul mercato libero hanno mediamente pagato un costo di approvvigionamento più basso di quello della maggior tutela.