L’AIE RILASCIA 60 MILIONI DI BARILI DALLE SCORTE DI EMERGENZA

L’AIE RILASCIA 60 MILIONI DI BARILI DALLE SCORTE DI EMERGENZA

Comunicato stampa dell’Aie: deciso il rilascio di 60 milioni di barili attingendo alle riserve di emergenza.

I 31 paesi membri del consiglio di amministrazione dell’Agenzia internazionale per l’energia hanno deciso il rilascio di 60 milioni di barili di petrolio attingendo alle riserve di emergenza per inviare un messaggio unificato e forte ai mercati petroliferi globali: non ci sarà carenza di forniture a seguito dell’invasione della Russia dell’Ucraina. È quanto si legge in un comunicato stampa dell’Aie diffuso al termine della riunione straordinaria del consiglio di amministrazione tenutasi mercoledì.

I ministri hanno osservato che l’invasione della Russia avviene in un periodo di mercati petroliferi globali rigidi, con una maggiore volatilità dei prezzi, scorte commerciali al livello più basso dal 2014 e una limitata capacità dei produttori di fornire ulteriore approvvigionamento a breve termine. “La situazione dei mercati energetici è molto grave e richiede la nostra piena attenzione. La sicurezza energetica globale è minacciata, mettendo a rischio l’economia mondiale durante una fase fragile della ripresa (…) I paesi membri dell’Aie hanno messo a disposizione i 60 milioni di barili iniziali per fornire stabilità ai mercati petroliferi”.

I membri dell’Aie detengono scorte di emergenza di 1,5 miliardi di barili. L’annuncio di un rilascio iniziale di 60 milioni di barili, ovvero il 4% di quelle scorte, equivale a 2 milioni di barili al giorno per 30 giorni. Il prelievo coordinato è il quarto nella storia dell’Aie, che è stata creata nel 1974. Precedenti azioni collettive sono state intraprese nel 2011, 2005 e 1991. Nel comunicato dell’Aie si ricorda anche che, la Russia svolge un ruolo “sproporzionato” sui mercati energetici globali. È il terzo produttore mondiale di petrolio e il più grande esportatore. Le sue esportazioni di circa 5 milioni di barili al giorno di petrolio greggio rappresentano circa il 12% del commercio globale e i suoi circa 2,85 milioni di barili al giorno di prodotti petroliferi rappresentano circa il 15% del commercio globale di prodotti raffinati. Circa il 60% delle esportazioni di petrolio della Russia va in Europa e un altro 20% in Cina.

I ministri hanno ribadito che l’approvvigionamento energetico non deve essere utilizzato come mezzo di coercizione politica né come minaccia alla sicurezza nazionale e internazionale. Il segretariato dell’Aie continuerà a monitorare da vicino i mercati globali del petrolio e del gas e a fornire raccomandazioni al consiglio di amministrazione, compresi eventuali prelievi di scorte di petrolio di emergenza aggiuntivi, se necessario.