La riforma tedesca delle tariffe di trasporto potrebbe avere un effetto sui prezzi del gas in Italia

La riforma tedesca delle tariffe di trasporto potrebbe avere un effetto sui prezzi del gas in Italia

Il 18 marzo si è svolto a Lucca un seminario dal titolo Gas, competitività  e sostenibilità  ambientale nell’industria italiana che ha riunito l’industria della carta, della chimica e dell’acciaio per discutere e fare il punto sull’impatto delle attuali politiche energetiche sulle imprese “gasivore”.

All’evento ha partecipato anche Saglia, componente del collegio ARERA, che ha fatto il punto sulla riforma delle tariffe di trasporto gas attualmente in fase di elaborazione in Germania, una riforma che potrebbe tradursi per il nostro paese in un onere aggiuntivo di circa 500 milioni di euro per il 2018 ed altrettanti per il 2019. Questo perchà© i tedeschi vorrebbero spostare una parte significativa degli oneri destinati alla remunerazione delle infrastrutture di trasporto sul gas che transita ai punti di uscita dalla rete nazionale verso l’estero, incluso quindi quello che dal nord Europa passa in Germania verso l’Italia. Sulla questione si è già  svolto un incontro tra le autorità  italiane e quelle tedesche per approfondire la questione ed altri sono in programma.

Tornando agli esiti del seminario, Assocarta ha rilevato l’elevato prezzo del gas per il settore. “Il differenziale tra Italia e Paesi del Nord Europa (Germania in primis) rimane alto e preoccupa le aziende in quanto risulta a 2,5 euro/MWh per la sola commodity negli ultimi due anni – valore che aumenta sensibilmente se si considerano anche i costi accessori della bolletta (oneri impropri, corrispettivi per la sicurezza del sistema, ecc)”.

Per Confindustria “la sicurezza del sistema elettrico nei prossimi 15 anni verrà  data dal gas e la domanda è destinata a rimanere costante, se non in crescita. Con il raddoppio del North Stream i costi non possono che aumentare e quindi, per opporsi a ciò, occorre spingere sulla diversificazione degli approvvigionamenti valorizzando il ruolo di hub dell’Italia. Per questo bisogna, quindi, agire subito sulla regolazione adottando la riduzione degli oneri e della fiscalità  sul gas e della tariffazione”.