28 Apr ISPRA, diminuite le emissioni di CO2 negli ultimi 28 anni
Una buona notizia è contenuta negli ultimi due rapporti (National Inventory Report 2020 e Informative Inventory Report 2020) elaborati dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). Infatti, negli ultimi 28 anni le emissioni sono diminuite del 17% rispetto al 1990, passando da 516 a 428 milioni di tonnellate di CO2 equivalente. La diminuzione è dovuta principalmente alla crescita della produzione di energia da fonti rinnovabili (idroelettrico ed eolico) e all’incremento dell’efficienza energetica nei settori industriali. Segno negativo anche per le emissioni del settore agricoltura (-13%), che costituiscono il 7% delle emissioni di gas serra con circa 30 milioni di tonnellate di CO2 equivalente. La maggior parte di queste emissioni, quasi l’80%, deriva dagli allevamenti, in particolare dalle categorie di bestiame bovino (quasi il 70%) e suino (più del 10%), mentre il 10% proviene dall’uso dei fertilizzanti sintetici.
Per il PM10 primario è il riscaldamento la principale fonte di emissione nel 2018, infatti, contribuisce al totale per il 54%. Non solo. Il settore, con un +41%, è l’unico che aumenta le proprie emissioni a causa della crescita della combustione di legna per il riscaldamento residenziale, mentre calano di oltre il 60% quelle prodotte dal trasporto stradale e rappresentano, nello stesso anno, il 12% del totale.
Importante anche la diminuzione delle emissioni provenienti dal settore delle industrie energetiche che, sempre rispetto al 1990, scendono nel 2018 del 30%, a fronte di un aumento della produzione di energia termoelettrica da 178,6 Terawattora (TWh) a 192,7 TWh, e dei consumi di energia elettrica da 218,7 TWh a 295,5 TWh.
Per quel che riguarda il settore dei processi industriali, nel 2018 le emissioni sono scese del 14,2% rispetto al 1990.