02 Mag IREX Report 2018, in aumento gli investimenti nelle rinnovabili
Secondo quanto pubblicato da Elettricità Futura di Confindustria, il rapporto registra un ritorno degli investimenti italiani nelle rinnovabili che nel 2017 hanno raggiunto i 13,5 miliardi di euro, per una potenza di 13,4 GW.
“La crescita rispetto al 2016 (che si attestava essere di 6,8 GW) è sorprendente, un incremento che si esprime con un aumento del valore pari all’87,5%. E’ vero che gli investimenti internazionali sono la principale componente, ma nel 2017 sono ripartite anche le installazioni in Italia. L’aumento degli investimenti, in larga parte all’estero, conferma che l’industria elettrica ha scelto le rinnovabili come asse centrale del sistema energetico, tanto che le FER costituiscono l’85% della nuova capacità installata nel 2017. Nel Rapporto si nota come il fotovoltaico si sia affermato come tecnologia prevalente per numero di deal (44%), seguito dall’eolico (20%) e dalla Smart Energy (12%). Ancora molto attivo è il mercato secondario degli impianti in Italia con oltre 1.140 MW scambiati, dei quali il 48% eolici e il 42% fotovoltaici. Il rinnovamento degli impianti fa la sua comparsa nel quadro, ma si attesta appena all’1% del totale operazioni.
In Europa l’eolico e il fotovoltaico sono sempre più economici e con costi ancora in discesa. Relativamente alla fonte eolica si evidenzia come le aste competitive abbiano portato a un rapido calo delle tariffe, con la conseguente riduzione dei ritorni legati agli investimenti. Questo effetto però è stato in parte mitigato dall’ascesa dei prezzi elettrici, tornati a salire dopo anni, mentre il costo medio dell’elettricità (LCOE) dell’eolico si attesta sui 44,2 euro/MWh, leggermente in calo rispetto al 2016.
Il Rapporto segnala possibili criticità per il sistema elettrico italiano al 2030, soprattutto nel medio lungo periodo (2030-2040) a causa dell’obsolescenza dei vecchi impianti termoelettrici, rendendo necessaria l’introduzione di accumuli (batterie e pompaggi) in grado di accompagnare le rinnovabili”.
Nelle tavole rotonde si sono approfonditi alcuni aspetti. “E’ stata rimarcata l’importanza dei PPA, fondamentali per stimolare l’autoconsumo, valorizzare i piccoli impianti e rendere stabili e più facilmente prevedibili, anche nei casi di fonti non programmabili, i flussi economici generabili. Si è anche evidenziato come rivestano un ruolo strategico i progetti di Repowering per raggiungere gli obbiettivi della SEN in quanto, a parità di suolo occupato, aumentano significativamente la potenza installata nonchà© la producibilità . Infine è emerso come la rapidità di sviluppo del business legato all’energia abbia reso l’Europa “follower”, trainata da realtà ormai leader nel campo delle energie rinnovabili come la Cina. Questo però deve essere visto come stimolo, per spronarci a mantenere i primati ad oggi raggiunti (ad esempio nel settore agro industriale, nella filiera della produzione di Biogas) ed a fare nostre le best practice ormai consolidate in altri Paesi per rendere la transizione energetica il più veloce ed efficiente possibile”.