Inviato al Ministero dell’Ambiente lo schema del decreto rinnovabili, recepite molte delle osservazioni presentate dalle associazioni

Inviato al Ministero dell’Ambiente lo schema del decreto rinnovabili, recepite molte delle osservazioni presentate dalle associazioni

Dopo il confronto con le associazioni, avvenuto a fine settembre, il MiSE ha recepito alcune delle osservazioni presentate sulla base delle quali ha apportato una serie di modifiche allo schema iniziale, “in particolare:

  • l’aumento del 10% della tariffa incentivante prevista per impianti mini idroelettrici e mini eolici;
  • l’inserimento di un ulteriore procedura di asta e registro nel corso del 2021 cosଠda aumentare l’arco temporale di vigenza del decreto e dare maggior certezza agli operatori;
  • l’assegnazione del premio sul totale dell’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici realizzati in sostituzione di coperture in amianto o eternit in luogo della sola energia immessa in rete;
  • la priorità  ad impianti realizzati su discariche chiuse e ripristinate nonchà© su aree per le quali risulta rilasciata la certificazione di avvenuta bonifica;
  • l’inserimento di un criterio di salvaguardia tecnologica tale per cui, al verificarsi di condizioni particolarmente sfavorevoli per una fonte in competizione con altre all’interno dello stesso contingente, quest’ultima venga preservata con l’attivazione di un contingente dedicato;
  • la possibilità , per impianti idroelettrici ed eolici, di usare componenti rigenerati seppur con una aumentata riduzione della tariffa incentivante;
  • la richiesta di cauzioni a garanzia della concreta realizzazione dei progetti iscritti al registro, in misura comunque adeguatamente inferiore alle cauzioni previste per le aste”. 

Qualora ci fossero altre criticità  di natura territoriale, queste verranno affrontate ed eventualmente risolte in sede di Conferenza Unificata Stato-Regioni.

Questo provvedimento rappresenta il primo tassello di una più ampia strategia del Governo, che si aggiunge ai provvedimenti contenuti nel DEF in fase di approvazione e che avrà  come cornice generale il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima che verrà  presto presentato alla Commissione UE.