INDUSTRIAL DECARBONIZATION PACT

INDUSTRIAL DECARBONIZATION PACT

E’ stato siglato un impegno dai rappresentanti delle associazioni di categoria dell’acciaio, carta, cemento, ceramica, chimica, fonderie e vetro per il raggiungimento dei target di decarbonizzazione italiani, insieme l’industria concorre al 20% delle emissioni nazionali di CO2, di cui gran parte legate ai settori energivori.
“Durante l’evento è stata sottolineata la necessità di avviare immediatamente il percorso di transizione energetica dei settori energivori, sviluppando le tecnologie e le infrastrutture strategiche abilitanti la riduzione di gas climalteranti dei sette comparti.
Acciaio, carta, cemento, ceramica, chimica, fonderie e vetro hanno un ruolo chiave nel tessuto industriale italiano: generano 88 miliardi l’anno di valore aggiunto, con una forte vocazione all’export che vale circa il 55% del loro fatturato. Il percorso di decarbonizzazione di questi settori è necessario alla luce dei crescenti costi per l’acquisto di CO2; al tempo stesso, tale percorso deve preservare la competitività sui mercati internazionali di tutte le aziende coinvolte.
L’Industrial Decarbonization Pact sancisce l’impegno dei settori coinvolti a raggiungere la neutralità carbonica al 2050. Per farlo, però, è necessario il supporto di tutti gli attori coinvolti: governo, istituzioni locali e policy makers, affinché le leve tecnologiche future siano veramente disponibili e accessibili a chi fa industria ogni giorno, sul campo”.
Lo studio presentato nel corso dell’evento, “segnala come per raggiungere gli obiettivi di lungo termine occorra sfruttare a pieno il potenziale delle tre leve più “innovative”: cattura della CO2, elettrificazione e green fuels (idrogeno e biometano). Nel 2050, infatti, queste tre leve da sole potrebbero garantire il 70-80% di riduzione delle emissioni totali dei settori analizzati, mentre le restanti e già consolidate leve (economia circolare, combustibili low carbon e efficientamento energetico) supporteranno la riduzione della maggior parte delle emissioni rimanenti.
Nel corso dell’evento è stato, poi, presentato il progetto di decarbonizzazione della Pianura Padana, un piano operativo per la transizione energetica di 16 distretti industriali che comprendono al loro interno 165 siti emissivi. Attivando tutte le leve di decarbonizzazione descritte dallo studio, i 16 distretti industriali potrebbero ridurre le emissioni del 40% al 2030 rispetto al 2019”.