07 Feb INDUSTRIA VERDE: PRESENTATO IL PIANO UE
Commissione Europea: presentato il Piano industriale del Green deal.
Il “Piano industriale del Green deal” è la risposta UE al piano Usa di “sussidi verdi” Ira. La proposta servirà, secondo la Commissione, a “migliorare la competitività dell’industria europea a zero emissioni e a sostenere una rapida transizione verso la neutralità climatica”. Come si legge in nota Ue, il Piano“punta a creare un ambiente più favorevole per il potenziamento della capacità produttiva UE di tecnologie e prodotti net-zero necessari per raggiungere gli ambiziosi obiettivi climatici dell’Europa”. Il Piano, nel contesto del Green Deal europeo e del REPowerEU, si basa su quattro pilastri: contesto normativo prevedibile e semplificato, accelerazione dell’accesso ai finanziamenti, miglioramento delle competenze e libero scambio per catene di approvvigionamento resilienti. Secondo questi pilastri la Commissione proporrà una legge sull’industria “net zero” per identificare gli obiettivi di capacità industriale fornendo un quadro normativo adatto a una sua rapida attuazione, garantendo autorizzazioni semplificate e rapide, promuovendo progetti strategici europei e sviluppando norme a sostegno della crescita della produzione di tecnologie in tutto il mercato unico. La Commissione faciliterà inoltre l’uso dei fondi UE esistenti per finanziare l’innovazione, la produzione e la diffusione di tecnologie pulite. Quanto allo sviluppo delle competenze, la Commissione proporrà di istituire accademie industriali net-zero per avviare programmi di miglioramento delle competenze e riqualificazione nelle industrie strategiche. Quanto all’apertura degli scambi, la Commissione continuerà a sviluppare la rete dell’UE di accordi di libero scambio e altre forme di cooperazione con i partner per sostenere la transizione verde, esplorerà la creazione di un Critical Raw Materials Club e di partenariati industriali Clean Tech/Net-Zero. La Commissione “proteggerà inoltre il mercato unico dal commercio sleale nel settore delle tecnologie pulite e utilizzerà i suoi strumenti per garantire che le sovvenzioni estere non distorcano la concorrenza nel mercato unico, anche nel settore delle tecnologie pulite”.