19 Nov Incentivi alle imprese, presentato al MiSE il piano per estendere la platea dei beneficiari
Il tavolo di lavoro su “Transizione 4.0″, svoltosi presso il MiSE, è stata l’occasione per rendicontare gli esiti delle misure agevolative e per delineare le linee programmatiche.
Dai dati disponibili relativi al 2017 sulle principali misure agevolative (iper e super-ammortamento, credito d’imposta per le spese in ricerca e sviluppo), si evince come il Piano Impresa 4.0 abbia premiato maggiormente le medie e grandi imprese rispetto alle imprese di minore dimensione. Inoltre, dopo un 2017 record negli ordinativi interni di macchine utensili, si è registrato a partire dal 2018 un progressivo calo degli ordini che si è andato ad accentuare nei primi nove mesi del 2019.
Il Ministro allo Sviluppo Economico ritiene necessario migliorare lo schema della legge di bilancio per il 2020-2022, con la quale il Governo ha stanziato complessivamente risorse pari a circa 7 miliardi di euro per la proroga al 2020 delle misure fiscali del Piano e l’introduzione per gli anni 2020-2022 del credito d’imposta sull’economia circolare (green economy).
L’obiettivo “è quello di procedere ad un riassetto delle misure fiscali del Piano su una base di programmazione pluriennale, potenzialmente in grado di ampliare fino al 40% la platea delle imprese beneficiarie, incrementando significativamente il numero delle PMI. In particolare, procedendo alla razionalizzazione e alla semplificazione dell’utilizzo degli strumenti da parte delle imprese, attraverso la trasformazione di iper e super ammortamento in credito d’imposta a intensità crescente, si punta ad incentivare di più rispetto agli anni precedenti gli investimenti in formazione 4.0 e in trasformazione tecnologica e digitale, soprattutto se finalizzati alla sostenibilità ambientale. Inoltre si punta a valorizzare gli investimenti nei settori dell’innovazione e del design che rappresentano dei capisaldi del Made in Italy“.