27 Set IN ANTICIPO CON GLI STOCCAGGI AL 90%
Favorevoli i dati sul riempimento degli stoccaggi italiani, oltre la media europea.
Secondo i dati di Gas Infrastructure Europe, ai ritmi attuali gli stoccaggi italiani dovrebbero raggiungere l’obiettivo di riempimento del 90% indicato dal governo già per la fine di settembre, con un mese di anticipo rispetto a quanto richiesto dal DL energia di febbraio. Al 19 settembre il riempimento delle scorte era pari a circa 16,1 miliardi di mc, o a oltre l’88% della capacità totale. Gas Infrastructure Europe afferma che se si manterranno i tassi di iniezione medi della settimana 13-19 settembre il target di circa 16,5 mld mc pari al 90% della capacità (incluso lo stoccaggio strategico) dovrebbe essere raggiunto per la fine di settembre, un mese prima quindi del 31 ottobre, che segna convenzionalmente la fine della stagione annuale delle immissioni. Il ministro Roberto Cingolani ha annunciato di aver dato indirizzo di proseguire la campagna anche oltre il 90%, per aumentare i margini di sicurezza in vista del prossimo inverno. Fattori di incertezza per questa stagione fredda (e per la prossima) sono in particolare la possibile completa interruzione delle forniture dalla Russia, i limitati margini di manovra su fonti alternative e contenimento dei consumi ed i diversi scenari possibili sulle temperature. In un confronto con l’Europa, con cui è stato introdotto un meccanismo obbligatorio di solidarietà in caso di emergenza, il tasso di riempimento delle scorte italiane è un po’ al di sopra della media UE (86,2%) e poco sotto il 90,3% della Germania, Paese che si confronta però con la completa interruzione del gasdotto Nord Stream con la Russia, con da cui proveniva circa la metà del suo fabbisogno. Secondo i dati, dall’inizio della campagna di iniezione, il 1° aprile, fino al 19 settembre nelle scorte italiane sono stati immessi 10,6 mld mc di gas naturale, un volume sopra la media dell’ultimo decennio (10,3 mld mc nel periodo aprile-ottobre), che però si confronta con l’elevato svuotamento avvenuto la scorsa stagione invernale, conclusasi anch’essa ai livelli minimi da anni. Un contributo decisivo è venuto in questi mesi dagli interventi pubblici messi in campo dal governo italiano per sbloccare l’impasse che, a causa dei prezzi elevati e della forte volatilità, tratteneva gli operatori dall’iniettare negli stoccaggi. In particolare, gli acquisti di Snam e Gse sul mercato per spingere il riempimento hanno coperto da soli quasi un terzo dei volumi iniettati.