10 Lug Il numero degli energy manager continua a crescere
Lo scorso 7 luglio è stato presentato al MiSE il Rapporto annuale sugli energy manager insieme ai risultati dell’indagine annuale e alla nuova guida alla nomina dell’energy manager per la Pubblica Amministrazione.
“Il numero degli energy manager continua a crescere, sebbene lentamente. Nel 2016 FIRE ha registrato un buon livello di nomine in particolare nel settore civile e industriale. Di segno opposto la pubblica amministrazione, che segna una diminuzione dell’11% dei soggetti nominanti nonostante parta da un tasso di inadempienza della legge 10/1991 nell’ordine del 70-80%. Emerge una attenzione crescente all’uso delle nuove tecnologie ICT per fini di monitoraggio e automazione – sebbene non ancora adeguata agli scenari di industria 4.0 – e la comprensione dell’importanza di valutare i benefici non energetici collegati agli interventi di efficienza energetica. Le imprese più avanzate hanno compreso che l’energia e le altre risorse non sono solo commodity o fonti di costo, ma possono trasformarsi in leve di business e di competitività integrandosi con lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi e di filiere più efficienti. Le nomine pervenute alla FIRE entro il 30 aprile 2016 sono state 2.239. Di queste 1.519 sono relative ad energy manager primari nominati da soggetti obbligati e 720 da soggetti non obbligati dalla legge 10/1991. Buona la performance dei settori industriale, del commercio e bancario. Pessima quella della PA, in cui si segnala anche la riduzione delle nomine nella sanità , il comparto più energivoro nel settore pubblico, passata dai 180 energy manager del 2007 ai 100 odierni".