31 Lug Il MiSE si impegna per l’incentivazione dell’efficienza energetica nel settore industriale, a dicembre il Piano clima energia
Interessanti le considerazioni emerse che fanno luce sul prossimo futuro delle FER in seguito all’approvazione di alcuni provvedimenti in sede europea. Al momento sono state approvate dalla Commissione Europea, dall’Europarlamento e dal Consiglio le proposte di direttive sulle rinnovabili, sull’efficienza e la proposta di regolamento della governance della UE sull’energia. Per il Ministro “dai provvedimenti già emanati o adottati discendono gli obiettivi europei al 2030, vincolanti a livello comunitario. Il solo obiettivo del 32% di energia da fonti rinnovabili nei consumi finali ci dice che dovremo in dieci anni raddoppiare la produzione di energia elettrica da rinnovabili, passando dagli attuali 103 TWh a più di 200, rendendo lo scenario previsto nella Strategia Energetica Nazionale già superato.
Questi obiettivi, insieme al programma di decarbonizzazione del governo, guideranno la predisposizione del Piano clima energia, la cui bozza sarà inviata in Commissione per le prime valutazioni entro dicembre. Sul piano sarà avviato un processo di condivisione molto ampio che coinvolgerà oltre al Parlamento, le autorità locali e regionali, gli operatori di settore e la società civile.
Riteniamo necessario anche valutare soluzioni più efficaci ed efficienti per la promozione e l’incentivazione dell’efficienza energetica sia nel settore industriale che della piccola e media impresa e nel residenziale.
Dobbiamo quindi rilanciare gli strumenti di incentivazione al momento disponibili per le PMI e quelli per il settore residenziale, il quale da solo potrà generare fino la metà degli incrementi previsti sia in termini di produzione industriale che di valore aggiunto e di occupazione. Inoltre occorrerà rendere il meccanismo dei Titoli di Efficienza Energetica incentivante ed effettivamente in grado di assicurare certezza e stabilità per gli investimenti che devono essere fatti, eliminando situazioni di scarsa offerta di titoli sul mercato che rischiano di creare distorsioni sul mercato stesso e non far raggiungere gli obiettivi ai soggetti obbligati.
Siamo consapevoli che molto va realizzato anche sul lato della semplificazione delle procedure amministrative, ad esempio sul tema dell’ammodernamento e potenziamento degli impianti per sbloccare gli investimenti”.