07 Nov Il mercato elettrico italiano, tra luci ed ombre
La presentazione del primo Electricity Market Report, avvenuta lo scorso 25 ottobre 2017 al Politecnico di Milano, aveva come scopo quello di mostrare i risultati di una ricerca condotta per analizzare le evoluzioni del mercato elettrico italiano, e confrontare lo scenario nazionale con quello di altre realtà europee.
Dalle interviste raccolte per la costruzione del Report, sono emerse delle considerazioni estremamente interessati sul futuro del mercato. Le aspettative sono infatti orientate verso una maggiore gamma di offerte per l’energia elettrica a seguito della completa liberalizzazione del mercato, di crescente competitività in campi come quello della fornitura di servizi di rete – conseguente all’apertura del Mercato dei servizi di Dispacciamento, aumento della domanda con un impatto sui prezzi e l’ingresso di nuovi operatori nel contesto italiano. Ciò che sicuramente deve far riflettere sono le tempistiche di realizzazione di tali cambiamenti in quanto ci si attende tempi lunghi, che possono generare effetti sia positivi che negativi per il nostro Paese.
Il quadro che è emerso descrive dunque una situazione che potrebbe definirsi di incertezza, come sottolineato dal Direttore dell’Energy & Strategy Group Vittorio Chiesa, che afferma come attualmente si evidenzi un gap tra Italia ed altri Paesi analizzati (Germania, Regno Unito, Norvegia, Danimarca, Spagna, Francia e Portogallo).
Ruolo fondamentale nell’evoluzione dei prossimi anni è sicuramente assunto dal contesto normativo, e da come le regole permetteranno agli operatori, ed ai consumatori finali, di “muoversi” all’interno dei numerosi mutamenti a cui il settore va incontro.
Le regole e la loro mutazione in un contesto sempre più Europeo rappresenteranno infatti i confini del percorso che si dovrà affrontare, con un processo di armonizzazione a livello continentale che necessita di un cambio di passo, verso un sistema che tenda ad una convergenza di norme che possa tener conto delle specificità dei vari Paesi più che ad un’armonizzazione imposta, che rischia di non considerare adeguatamente le differenze.
Non bisogna infine dimenticare il ruolo del consumatore finale, ultimo elemento della filiera su cui si ripercuotono effetti positivi, ma anche i costi, di tutti i cambiamenti che riguarderanno i diversi stadi del settore. La crescente (e fisiologica) complessità deve essere adeguatamente considerata, in quanto prima causa di “trappole” e meccanismi che penalizzano e disincentivano gli utenti finali (quanto avviene spesso nel mercato libero ne è esempio) mettendo a rischio il risultato conclusivo.
Il 21 novembre, a Milano, terremo un seminario di formazione su una tematica di grande attualità , la riforma della struttura tariffaria degli oneri generali di sistema nel mercato elettrico. Per saperne di più, visita la pagina dedicata!