IL GAS RESTERA’ FONDAMENTALE PER LA PRODUZIONE ELETTRICA DELL’ITALIA

IL GAS RESTERA’ FONDAMENTALE PER LA PRODUZIONE ELETTRICA DELL’ITALIA

Pubblicato il rapporto S&P Global Ratings sulla generazione elettrica in Italia e in Europa.

Secondo il rapporto “The Energy Transition and What It Means For European Power Prices And Producers” di S&P Global Ratings “per tutto il decennio in corso sarà il gas a fare il prezzo dell’energia elettrica in Italia. E i prezzi dell’energia elettrica in Europa si manterranno elevati fino al 2023, sotto la spinta dei prezzi del gas e della ripresa della domanda”.
L’Italia resta in testa alla classifica dei prezzi per tutto il periodo considerato dallo studio (2022-27), con una penetrazione delle rinnovabili relativamente bassa e l’eliminazione graduale del carbone che la rende sempre più dipendente dal gas per bilanciare offerta e domanda, e quindi esposta ai prezzi europei del gas e dell’Ets. “L’aumento della capacità rinnovabile prevista sulla base dei nuovi obiettivi al 2030 limiterà il rialzo dei prezzi. Il gas resterà fondamentale per la produzione elettrica dell’Italia, coprendo il 40% della domanda complessiva al 2027” scrive S&P Global Ratings. Per quanto riguarda le rinnovabili, S&P ha corretto al rialzo le stime per l’Italia: pur non dando per scontato il raggiungimento degli obiettivi al 2030, la società di rating vede la capacità fotovoltaica a 34 GW e quella eolica a 16 GW entro il 2027.
Quanto all’orizzonte europeo, dopo il 2022 S&P si attende “una maggiore volatilità dei prezzi legata alle politiche climatiche, data l’accelerazione in Europa nella dismissione della generazione termica e nucleare di base, che le rinnovabili non potranno pienamente sostituire nei prossimi tre anni”. I produttori energetici europei, scrive S&P, beneficeranno dei prezzi elevati, e questo sosterrà gli investimenti nella transizione energetica, spingendo lo sviluppo di contratti Ppa per le rinnovabili, grazie a prezzi favorevoli e buoni margini.