
19 Nov Il beneficio economico atteso del capacity market è stimabile in 2 miliardi di euro/anno
Abbiamo già dato notizia degli esiti della prima asta del capacity market. Ricordiamo che sono stati assegnati 40,9 GW (36,5 GW di capacità sul territorio nazionale e circa 4,4 GW su territorio estero) per un costo complessivo di circa 1,3 miliardi di euro, circa 450 milioni in meno rispetto alle stime iniziali.
Sull’argomento si è espresso anche il MiSE. Innanzitutto ha chiarito che i costi saranno compensati dalle seguenti misure: eliminazione a partire dal 2022 del costo dell’attuale “capacity payment”; riduzione dei costi di approvvigionamento nel mercato dell’energia e dei servizi, calmierazione dei prezzi dei contratti del capacity; restituzione del corrispettivo variabile per effetto dei contratti di opzione che saranno conclusi dagli operatori; risparmio associato alla riduzione del valore dell’energia non fornita e alla riduzione attesa delle ore di interruzioni programmate di carico che sarebbero state conseguenti a condizioni di inadeguatezza del sistema.
“Il beneficio economico netto atteso per il sistema con il Capacity Market è stimabile in circa 2 miliardi di euro/anno. La realizzazione di nuova capacità contrattualizzata in esito all’asta, permetterà di avviare il percorso di decarbonizzazione del parco di generazione e di consentire la dismissione degli impianti a maggiori emissioni inquinanti.
Ulteriore capacità nuova potrà essere contrattualizzata in esito all’asta per il 2023 che si svolgerà il 28 novembre, consentendo una maggiore copertura del fabbisogno di adeguatezza, in vista dell’obiettivo di pieno completamento del phase-out entro il 2025″.