18 Ott IDROGENO E MITE, LE NOVITÀ
Risultati raggiunti e obiettivi rispetto all’idrogeno.
Il ministero della Transizione ecologica ha reso noti gli sviluppi rispetto all’idrogeno. Il Piano di ripresa mette a disposizione 3,64 miliardi di euro per l’idrogeno: 0,5 mld per la produzione in aree ex-industriali, 2 mld per l’utilizzo nei settori hard-to-abate, 0,23 mld per il trasporto stradale, 0,3 per quello ferroviario, 0,16 più un ulteriore fondo da 0,45 mld per ricerca e sviluppo. Rispetto ai 500 milioni per la produzione di idrogeno in aree dismesse hanno aderito tutte le Regioni e le due Province autonome. I ritardi nell’emanazione del decreto sono stati dovuti alla revisione, da parte della Commissione europea, delle regole sugli aiuti di Stato, ha informato il Mite. L’obiettivo del Mite è “che si possano realizzare almeno una ventina, una trentina di hydrogen valley nel giro di tre anni, fino alla conclusione del PNRR,”. Inoltre, i fondi del PNRR finanzieranno progetti di elettrolizzatori di “piccola e media taglia” da uno a 10 MW. Questi primi progetti sperimentali dovrebbero far diminuire i costi delle componenti e quindi il costo di produzione dell’idrogeno. E per il futuro: “attendiamo il riparto delle risorse, e poi contiamo di produrre al più presto i decreti esecutivi per mettere le Regioni nelle condizioni di operare al più presto con queste risorse. Con criteri possibilmente semplici e lineari” per valutare i progetti. È in arrivo anche il bando da due miliardi di euro per l’idrogeno nell’industria hard-to-abate: “stiamo mettendo a punto un provvedimento quadro, posso anticipare che circa metà di queste risorse saranno dedicate al settore siderurgico, e le rimanenti ai settori hard-to-abate come carta, ceramica, vetro”. Le risorse “saranno a disposizione diretta delle imprese” e saranno erogate “utilizzando strumenti classici come contratti di sviluppo, accordi di innovazione”.