I PREZZI DI ENERGIA E GAS PER LE IMPRESE

I PREZZI DI ENERGIA E GAS PER LE IMPRESE

Sono scaricabili i due volumi della relazione annuale ARERA sullo Stato dei servizi e sull’Attività svolta nel 2020. In questa sede richiamiamo le considerazioni svolte sui prezzi di energie e gas per le imprese italiane.
Il 2020 ha segnato per le imprese un miglioramento della situazione per tutte le classi. Per la prima volta anche i prezzi per i clienti industriali della penultima classe (da 20 a 70 MWh di consumo annuo) hanno presentato un differenziale negativo rispetto ai prezzi dell’area euro (-3%, contro il +15% del 2019), mentre l’ultima classe (da 70 a 150 MWh) torna al segno meno, anche in misura consistente (- 16%) dopo il +6% del 2019. Ancora più sensibile il calo del differenziale positivo con l’area euro per quanto riguarda la componente oneri e imposte per le prime tre classi, compreso tra il 60% e il 30% nel 2019 e ora tra il 40% e il 15%; per le altre tre classi, dove invece il differenziale è negativo, si è assistito a un deciso ampliamento del vantaggio relativo (-30% per la classe IE e -61% per la classe IF, contro il -3% e il -36% del 2019)”.
Passando al confronto con i principali paesi europei, i prezzi medi italiani al lordo degli oneri e delle imposte continuano “a non essere quelli più elevati tra i principali paesi europei. I consumatori industriali di energia elettrica del nostro Paese pagano prezzi più convenienti rispetto agli omologhi tedeschi, con differenziali negativi che si ampliano significativamente rispetto al 2019, fino al -33% e -43% per le classi IE e IF (erano -8% e – 20% nel 2019).
La domanda mondiale di gas nel 2020 ha subito una contrazione del -2,5%, mai così elevata. In Europa il calo è stato del -3,1%, negli Usa del 2,3%, mentre in Cina si è registrato un aumento del 5%. Tra i maggiori paesi europei, il Regno Unito ha fatto segnare una contrazione dei consumi di 6,3 miliardi di metri cubi, la Spagna di 3,7 miliardi di metri cubi, l’Italia di 3,4 miliardi di metri cubi.
Negli ultimi anni le imprese industriali appartenenti alle tre classi a maggior consumo di gas hanno beneficiato di prezzi lordi più vantaggiosi rispetto a quelli medi dell’Area euro, con differenziali negativi, tuttavia, tendenzialmente in riduzione, almeno fino al 2018, mentre i prezzi per le prime classi erano più alti, con differenziali sostanzialmente stabili. Rispetto al peggioramento relativo del 2019, la classe a più alti consumi (cioè con consumi annui compresi tra 26 e 104 milioni di metri cubi) mantiene un differenziale positivo del +2%, mentre per le due classi precedenti, torna ad ampliarsi il differenziale negativo (dal -5% del 2019 rispettivamente a -9% e -8%).